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IL 1° MAGGIO RIBADISCE LA SUA ESTRAZIONE SOCIALE DI SINISTRA

di Francesco Angellotti (AG.RF 03.05.2019)

(riverflash) – Festa del 1° Maggio, Festa dei Lavoratori. E siamo voluti andare ad una conferenza in proposito, tenuta da chi è dentro alla Tematica, e non la tratta come materia di studio, ma la vive in prima persona.

   Così la mattina ci siamo trovati al Teatro Brancaccio di Roma ove Lotta Comunista teneva una conferenza  sull’Internazionalismo.  La loro documentazione è impostata in modo molto documentato, pratico e teorico.

   Hanno iniziato 3 interventi di persone coinvolte in problemi molto attuali. Quel che è venuta fuori, è un’analisi corretta della situazione, eppur quello che non è chiaro è che questo movimento propone un cambiamento organico della Società, eppure sembrava una contraddizione che gli intervenuti recriminavano per soprusi ed angherie, risolte in retribuzioni falciate.  Ed in questo il discorso internazionalista del Movimento era palese, perché non può avvenire che l’Economia si espanda nelle Nazioni ove maggiore è lo sfruttamento (leggi Cina, India, paesi Africani e via). Un intervento l’ho trovato di primaria importanza, in quanto scopriva come i conflitti, i contrasti e le Guerre sono abilmente sollecitate, pur in veste non apparente, da chi conduce le Fabbriche delle Armi; ora vendute a chi vuole attaccare, quindi  devono anche essere date in mano a chi si vuole difendere; e chi più spende per le armi  sofisticate, ha ragione, e potrà raccogliere gli elogi d’aver portato la Libertà. Quindi, chi vince? Chi ha più soldi per acquistare le Armi, che sono il nuovo equilibrio per cercare il Potere, quindi la Ragione. Lo Stato? L’Anti Stato? Non fa niente, chi meglio spara è il vincitore: e saremo Liberi … di metterci in fila e dire di Sì.

   Ma dopo 4 brevi interventi, che a me sembravano troppo lunghi perché un po’ ripetitivi, è giunto l’intervento finale; quello che veniva espresso dal Movimento, ed è stato più lungo del doppio degli altri 4 messi insieme. Ma indubbiamente il Relatore è stato molto bravo.  Il professore che esponeva, non era un cattedratico, docente in qualche Università, preferibilmente all’estero; era un professore di scuola media o di liceo, che se l’è sentita di fare un’analisi della situazione, che offre troppi punti per essere giudicata.

Certamente, il prof. Qualsiasi ha dovuto fare un excursus storico, per far valutare i Valori e le Condizioni che hanno reso l’attuale situazione. La sua analisi è stata corretta e spudorata, senza peli sulla lingua e denunciando le Colpe che sono frutto del Sistema, che sfrutta per il suo successo le condizioni a cui relega per il suo servizio le l masse: sempre più enormi e quindi, di conseguenza, sempre più spersonalizzate.

Quel che ha lasciato un attimo insoddisfatti, è stata la conclusione, che è stata lanciata come l’Unica Valida; eppure lascia aperta, per lo meno, la discussione. Perché tutto verrebbe risolto se venissero resi dominanti i principi che furono genialmente impostati quasi 200 anni fa, e si sono realizzati in tante Nazioni che non hanno mai raggiunto il fine ideologico che i Rivoluzionari si erano posti. Inoltre, questi movimenti si sono mostrati dominanti perché attuavano le loro teorie con la Forza, ma già da allora alcuni Movimenti, pur condividendo l’esigenza del cambiamento, non si mostravano d’accordo nei sistemi e passaggi evolutivi

Dopo la conferenza, quando ho esposto queste incertezze al mio amico, che è inserito nel Movimento, mi son sentito rispondere che dovrei studiare di più; perché gli avvenimenti storici parlano chiaro.

Indubbiamente devo confessare la mia ignoranza, perché non riesco a capire come i passaggi che son falliti 200 anni fa, avendo contesto adatto per la realizzazione, potrebbero dar Luce a Nuova Vita adesso, che la Storia ha fatto passi da Gigante e le Situazioni son molto cambiate. Ma dovrò studiare.

Finita la riunioni, trovandomi a via Merulana, dove potevo andare? Presso il Convento dei SS Quattro Coronati, che a piedi ci vogliono 12, 13 minuti. Volevo salutare la cara Anna Maria, suora ascetica che da quando l’andavo a trovare facendo sega a scuola, mi saluta e mi consola; non rizelandosi, ma, anzi, sopportando, i miei appunti, sempre molto accesi. 

Andando via, sempre su via SS Quattro Coronati prima di San Giovanni, ho notato un cancello aperto, che ho visto sempre chiuso; e dentro c’era un’infinità si tavoli ed un po’ di caciara. La curiosità non poteva essere troppo poca per non andare con spirito indagatore; ed ho scoperto che il bellissimo palazzo che ho sempre visto da fuori, è il Seminario Collegio Irlandese.  E in un Seminario, ma che stavano facendo?

Qui ormai da tanti anni la Festa del 1° Maggio viene interpretata in modo Umano e non Politico; perché si cerca di dare una spinta a chi si trova bisognoso di una persona che tende la mano; anche con l’affetto che può essere espresso in una minestra, o un momento d’allegria giocando insieme, cantando le canzoni più famose; stasera a San Giovanni faranno le cose serie; e già dalla mattina venivano preparati i corridoi percorribili con i Servizi d’Ordine, la Polizia, le macchine adeguate in modo opportuno; sarà una Festa Grande, in cui tutta l’Organizzazione dovrà far scorrere il divertimento del Pubblico, che dovrà accorrere numeroso per battere le mani: gli Artisti che saliranno sul palco saran Famosi. Ma presso il Seminario Collegio Irlandese non c’era bisogno di tante sovrastrutture, per donare Umanità a chi ne ha avuto bisogno. E’ stato solo un atto d’Umanità, perché tanti Ristoranti hanno offerto il cibo, l’organizzazione è stata svolta con la Comunità di Sant’Egidio ed il servizio a tutti i Poveretti capitati (solo qualche centinaio, ma tutti non sarebbero neanche entrati, i posti erano esauriti) era fornito dai Seminaristi. Dura un giorno questa Festa, non risolve niente; ma riempie l’animo perché ogni partecipante continua la sua difficile esistenza, sapendo di avere tanti amici, e questo è un punto essenziale per sé stessi.

Indubbiamente è una maniera di accostarsi al prossimo molto più Essenziale, perché porta verso la ricchezza dei Valori Umani, al di là di tante chiacchere, sputate solo per svolgere un ruolo nella Politica Sociale. Ed in proposito non voglio far commenti, perché il discorso sarebbe troppo lungo.

Per terminare la giornata in Gloria, diciamo: Artisticamente, cos’è sembrato opportuno? Salendo verso p.za San Giovanni, avevamo notato che nel Palazzo Merulana, che è esploso recentemente, adibito come uno dei più importanti Musei Capitolini, era esposta una mostra di Giacomo Balla. Passare avanti, e non fermarsi, sarebbe stato da vergognarsi.

   Importantissimi i quadri dell’Autore che ha dipinto nella prima metà del ‘900, ricevendo ispirazione da soggetti in cui trovar l’Arte, ma con una dimensione tangibile; come Carnera (il grande pugile) o immagini di sport, films, scene in cui introduce il figurativo in una dimensione geometrica, con colori espressivi perché contrastanti, che esprimono un senso che bisogna afferrare;  una variazione di generi e modi di comporre, corredato dalle fotografie dei suoi amici: Luxardo, Ghergo e Bragaglia; aiutano a capire.

   Certe espressioni potrebbero essere classificate come quelle di un Futurista; ma il discorso di Giacomo Balla non è stampato, perché nella sua Arte c’è sempre lo spirito di Ricerca; ed infatti, dopo tanta elaborazione, oltrepassa di Futurismo (tipo Marinetti) e cerca oltre una figurazione “moderna e mediatica”.

   Sono anche esposte pagine di giornale, in cui vengono enunciate le aspirazioni del Futurismo; e vien detto in un titolo (vi prego di constatare), che  “ in pittura non si può non essere estremisti di sinistra” ; e tutti sanno che il Futurismo è stata un’espressione portata avanti dal Fascismo. Queste son considerazioni importanti, che non si posson trascurare con un’approssimazione generica, affermando che l’Arte è solo Arte. Bisogna fare un’analisi storica su come il Fascismo è nato, la sua evoluzione,  gli  appoggi ed introduzioni, da chi è stato sostenuto e cosa è successo quando si è trovato a piazza Venezia. Sono considerazioni che bisognerebbe valutare, per capire meglio le situazioni come si sviluppano, ed evitare così sorpresissime che sarebbero da evitare. Ma come mi ha detto il mio amico: devo studiare, i miei pareri non sono documentati.

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