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“GIOTTO, L’ITALIA”. 14 OPERE IN MOSTRA AL PALAZZO REALE DI MILANO

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Di Maria Michela D’Alessandro (AG.RF. 09.09.2015) (river flash) – A concludere il semestre di EXPO 2015 è una grande mostra al Palazzo Reale di Milano fino al 10 gennaio 2016, dal titolo “Giotto, l’Italia”. Per la prima volta in un’unica esposizione, sono quattordici le opere riunite ed esposte, prevalentemente su tavola, che ripercorrono e mostrano il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia di metà e fine del XIII secolo e inizi del XIV secolo.

Il frammento della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e la Madonna da San Giorgio alla Costa, le prime opere che si incontrano nel percorso espositivo, risalgono al periodo in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze e Assisi. Poi il nucleo dalla Badia fiorentina, la tavola con Dio Padre in trono, quest’ultima proveniente dalla cappella degli Scrovegni. Proseguendo, il pollittico bifronte destinato alla cattedrale di Santa Reparata di Firenze che ha il suo punto di arrivo nel pollittico Stefaneschi. Accanto a quest’ultimo troviamo il frammento affrescato con due teste di apostoli o santi, proveniente dalla basilica di San Pietro e infine, a conclusione del percorso espositivo il pollittico Baroncelli dall’omonima cappella della basilica di Santa Croce a Firenze e il pollittico di Bologna, entrambe le opere della fase finale del maestro.

La mostra è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Regione Lombardia, è prodotta e organizzata dal Palazzo Reale e dalla casa editrice Electa. Pietro Petraroia e Serena Romano, oltre ad essere i curatori della mostra, sono stati anche a capo del progetto scientifico nel quale hanno collaborato Soprintendenze, Musei italiani ed esteri e istituzioni religiose che conservano opere di Giotto: i Musei Vaticani; le Gallerie dell’Accademia e le Gallerie degli Uffizi di Firenze; la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato e il Polo Museale Regionale della Toscana; la Pinacoteca Nazionale di Bologna e il Polo Museale dell’Emilia Romagna; il San Diego Museum of Art – California; il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno; i Musei Civici agli Eremitani di Padova e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso; la pieve di San Lorenzo, Borgo San Lorenzo (Firenze); il Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte, Firenze; l’Opera di Santa Maria del Fiore e l’Opera di Santa Croce a Firenze; l’Arcidiocesi di Firenze.

La mostra si avvale inoltre di un prestigioso comitato scientifico, composto da Antonio Paolucci, Cristina Acidini, Davide Banzato, Giorgio Bonsanti, Caterina Bon Valsassina, Gisella Capponi, Marco Ciatti, Luigi Ficacci, Cecilia Frosinini, Marica Mercalli e Angelo Tartuferi, responsabili delle istituzioni italiane che si sono occupate e si occupano delle opere di Giotto, dalla loro conservazione e tutela, ma anche dell’approfondimento scientifico, conoscenza delle tecniche usate dal pittore e architetto conosciuto in tutto il mondo.

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