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FISCO, SALTA LO SCONTO SULLE CARTELLE: MANCANO LE COPERTURE

AG.RF.(redazione).19.11.2018

“riverflash” – Il Governo sta affrontando il decreto legge sulla materia tributaria: dopo aver archiviato il condono cancellando dal pacchetto “pace fiscale” la norma che consentiva di pagare appena il 20% sulle somme non inserite in dichiarazione negli ultimi 5 anni, ora sti sta scontrando con i problemi relativi alle coperture per “il saldo e lo stralcio”, una delle misure “chiave” ancora da inserire: il provvedimento fiscale, collegato alla manovra, si appresta a raggiungere il primo traguardo parlamentare al Senato con un esame lampo. Da oggi in Commissione Finanze di Palazzo Madama si voterà sui 578 emendamenti che dovrebbero essere sfoltiti  fino a circa 200, anche se il Pd ha annunciato che non ritirerà il suo centinaio di proposte. L’obiettivo è chiudere entro giovedì mattina per consentire l’approdo in Aula nella stessa giornata, con due giorni di ritardo sulla tabella di marcia prevista inizialmente. Restano ancora molti i nodi da sciogliere, in un quadro reso complicato da alcune divergenze di carattere tecnico tra il governo e il ministero dell’Economia. Palazzo Chigi punta all’estensione della sanatoria anche agli avvisi bonari e su questo punto la strada è ormai spianata. Ed appare quasi certo l’ok all’emendamento che prevede la definizione delle irregolarità, delle infrazioni di obblighi o adempimenti a carattere formale commessi fino al 24 ottobre 2018, a condizione che non coincidano sul calcolo dell’imponibile per imposte dirette, Iva e Irap. Per mettersi in regola con il fisco si potrà pagare una somma di 200 euro per ogni periodo d’imposta a cui si riferisce la violazione, da versare nel 2019 e 2020. Tuttavia, il governo si sta confrontando con le perplessità della Ragioneria dello Stato, sull’opportunità di introdurre una definizione agevolata per gli omessi versamenti: misura che consentirebbe di mettersi in regola, ottenendo la cancellazione delle sanzioni, a chi ha dichiarato ma poi non è riuscito a versare le imposte. A spingere per questa soluzione è la Lega, ma i tecnici di Via XX Settembre temono una sensibile riduzione delle entrate fiscali ordinarie. Ma anche su “saldo e stralcio” stanno sorgendo dei dubbi. La misura, messa a punto dal sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri, prevede una sanatoria delle cartelle per i soggetti in difficoltà con tre aliquote (6,10 e 25%) e un Isee fino a 30mila euro. Sempre nel decreto fiscale dovrebbero essere riscritte anche le modifiche alla riforma della Bcc. L’emendamento depositato in Commissione ha infatti scatenato l’allarme delle Federazioni nazionali che ha chiesto di limitarne la portata. Tra le modifiche attese quella contenuta in un emendamento del relatore Emiliano Fenu (M5S) che prevede l’integrazione tra le reti di Tim e di Open Fiber. In questa settimana quindi, la manovra proseguirà il suo iter alla Camera, con oltre 3.700 emendamenti che oggi dovranno passare il vaglio delle ammissibilità.

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