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FINA High Diving World Cup: Hunt e Iffland ancora campioni, nono posto De Rose

di Nicola Marconi (AG.RF 10.11.2018) ore 15:30

(riverflash) -La finale della quinta Coppa del Mondo FINA dalle grandi altezze ha elargito grandi emozioni e non poche sorprese durante questa seconda e ultima giornata di gare! Se le medaglie d’oro sono andate ai due high diver più forti e in forma del momento, Gary Hunt e Rhiannan Iffland, è da notare che ben tre dei sei posti sul podio sono andati ad esordienti della specialità.

In campo maschile Hunt ha avuto filo da torcere da Jonathan Paredes, ma il messicano ha clamorosamente sbagliato l’ultimo tuffo: ciò che il destino gli aveva regalato lo scorso anno, la vittoria nelle World Series al fotofinish, è stato restituito oggi in un amaro scherzo del destino! Straordinaria prova del rumeno Constantin Popovici, affermatosi nel giro di qualche mese come specialista dalle grandi altezze dopo una carriera nei tuffi tradizionali e gli spettacoli acrobatici sulle navi da crociera, mentre al terzo posto si è classificato un altro “fuoriuscito” dalla piattaforma olimpica come l’ucraino Oleksy Prygorov, che ha beffato i veterani del cliff diving.

Nono posto finale per l’azzurro Alessandro De Rose, oggi non inpeccabile sul secondo obbligatorio (voti tra il 5.5 e il 6) ma che ha dimostrato poi grande tenacia in occasione del libero dalla verticale: una folata di vento inopportuna lo ha fatto cadere (nessuna penalità dato che ha avvisato il giudice arbitro in tempo utile), ma al secondo tentativo sono piovuti voti tra il 7.5 e l’8, assicurandogli di rimontare qualche posizione. Ci sarà da attendere i calcoli RedBull per sapere se farà di nuovo parte del roster fisso delle World Series, ma a meno di sorprese dovrebbe potercela fare.

Pronostici rispettati in campo femminile con l’australiana Iffland dominatrice e l’argento alla canadese Lysanne Richard, che ha però sofferto e dovuto rimontare dal quarto posto dopo un obbligatorio non proprio impeccabile. Il bronzo a un’altra “matricola” dei tuffi dalle grandi altezze, l’americana Eleanor “Ellie” Smart.

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