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EUROPA LEAGUE, LA ROMA SI RISCATTA CONTRO L’HELSINKY: 3 A 0, IN GOL DYBALA PELLEGRINI E BELOTTI

AG.RF.(redazione).16.09.2022

“riverflash” – La Roma ritrova la vittoria in Europa League, contro il modesto (ma nemmeno tanto) Helsinky per 3 a 0 in uno stadio Olimpico da brividi con il tutto esaurito e tifosi che cantavano a squarciagola “Mai sola mai”. Lo scenario dell’Olimpico, quando gioca la Roma, è difficile da commentare, bisogna solo viverle certe emozioni. I giallorossi iniziano timidi e frenati, nonostante si siano trovati in superiorità numerica dopo appena 15 minuti, per la giusta espulsione di Theno (fallo da ultimo uomo, chiara occasione da gol, valutata dal Var): è iniziato così, il secondo incontro di Europa League, con il solito copione delle ultime gare, quasi a voler ricalcare il trend negativo della sconfitta contro l’Udinese e della prima partita di Europa League; torna in campo Zaniolo dopo l’infortunio e in avanti c’è Belotti con Pellegrini alle spalle, a centro campo ancora Cristante e Matic, sulle fasce Spinazzola e Kardsorp, in difesa Vina, con Smalling in panchina. Si parte ma il copione è quello di sempre: tante occasioni e imprecisioni sotto porta e l’Helsinky che colpisce anche una palo: il primo tempo finisce così, sullo zero a zero, quando il punteggio avrebbe potuto essere decisamente diverso, visto anche “l’indemoniato” Zaniolo, incontenibile e straripante in ogni parte del campo.  Nella ripresa, la musica cambia (cosa dirà Mourinho ai suoi giocatori nell’intervallo?), entra in campo un’altra Roma: entra Dybala e nemmeno il tempo di esultare per il suo ingresso in campo che in 69 secondi, arriva il gol che sblocca la partita Spinazzola-Pellegrini-Dybala, con l’argentino che dal limite col sinistro e infila la porta difesa da Hazard. Dopo appena due minuti, è Pellegrini a siglare il raddoppio, spingendo in rete con la pancia. Il match è stato completamente ribaltato e gli avversari sono alle corde, il resto è un semplice allenamento che lascia spazio anche al gol di Belotti, sotto la sud, che festeggia con il suo “classico” gesto: l’arbitro fischia la fine e i tifosi esultano finalmente contenti. “All’inizio la squadra era tesa – ha commentato Mourinho a fine partita – nel primo tempo abbiamo giocato come se fossimo stati 11 contro 11, siamo stati troppo passivi, ma nel secondo tempo è cambiato l’atteggiamento con una difesa a 2, abbiamo anche stabilito di segnare uno o due gol subito senza smettere di pressare nonostante l’uomo in più per continuare a giocare nella loro metà campo. L’Helsinky è una squadra organizzata, con buone idee, ma questa partita non può essere presa come esempio perché abbiamo giocato con un uomo in più”. Getta acqua sul fuoco il mister romanista, equilibrato e lucido come sempre: conosce perfettamente i  “suoi”, condanna i facili entusiasmi ed è già con la testa all’Atalanta, un match complicatissimo che rivelerà se veramente la Roma è tornata a fare la Roma.

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