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ELEZIONI SI’ ELEZIONI NO

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AG.RF.(Claudio Peretti).10.02.2017

“riverflash” – Mai come in questi giorni abbiamo assistito ad una bagarre politica come questa, incentrata tutta sulla necessità di elezioni subito o di dilazionarle fino all’emissione (così dicono) di una nuova legge elettorale, in grado di uniformare le elezioni per la camera con quelle del senato. Ma, a ben guardare, si capisce benissimo perché un gruppo di partiti vuole le elezioni subito, mentre gli altri non le vogliono proprio. E’ inutile, cari politici, nascondersi dietro al dito: è chiaro che chi tenta di rimandare le elezioni, ha paura di perderle, mentre chi le vuole subito pensa di vincerle o, per lo meno, di guadagnare voti. E allora chi ha paura di perderle cerca tutte le scuse e non dice mai chiaramente che, se si andasse oggi o domani alle elezioni, si perderebbero. Ma poi, a che serve tergiversare tanto? I fattori che hanno portato all’attuale situazione di calo dei consensi per alcuni partiti non sono affatto destinare a scendere, ma a salire. Cosa potrebbe cambiare infatti in un anno? Potrebbero forse cambiare i caratteri dei personaggi politici che sono divenuti ostici alla maggioranza? No, certamente, il carattere dei nostri politici, specialmente di quelli per i quali le prospezioni di voto sono in calo, è solo destinato a peggiorare. Forse che potrebbe cambiare la situazione economica in Italia? No, certamente, senza le riforme strutturali del nostro stato nel suo complesso, la situazione economica è solo destinata a peggiorare, visto che quello che ci ha portato a questa crisi è proprio il grande debito pubblico generato da uno stato assolutamente inefficiente! E allora, come fanno i partiti che non vogliono andare subito alle elezioni a pensare di tirare avanti ancora un altro anno senza ricorrere al giudizio del popolo? Non si rendono conto che tutto, dico tutto, è destinato a peggiorare e che quindi il così detto “populismo” che non è altro che un altro modo di definire la democrazia, non potrà che farli precipitare ancora di più nei consensi e quini forse anche scomparire? Oggi assistiamo alla bagarre delle accuse alla sindaca di Roma e, quelli che la accusano, non si rendono conto che non fanno altro che rinforzare la sua posizione ed i suoi consensi. La stessa cosa accadrà a livello nazionale: le continue accuse, critiche e condanne al movimento 5 Stelle non fanno altro che rafforzarlo. Ci dicono che non ha l’esperienza per governare, ma a cosa è servita l’esperienza dei politici e dei governanti degli altri partiti? A portarci ad un debito pubblico di 2400 miliardi, a generare corruzione e malgoverno di tutto: noi diciamo chiaro che di questa esperienza non sappiamo che farcene! Adesso basta con questa schifezza, adesso vogliamo vedere cosa sanno fare questi altri. Tergiversare un altro anno non farà che accrescere ulteriormente nei consensi il Movimento 5 Stelle, Salvini e la Meloni.

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