ELEZIONI AMERICANE: IL GIORNO DELLA SCELTA- HILLARY CLINTON DI NUOVO IN VANTAGGIO NEI SONDAGGI

AG.RF.(redazione).08.11.2016

“riverflash”- Inizierà questa sera, la lunga kermesse televisiva, che trasmetterà in diretta i risultati delle elezioni del nuovo presidente americano. La Clinton ha ripreso quota nei sondaggi dopo che c’era stata una flessione a seguito dell’indagine dell’Fbi sull’email-gate, che è stata chiusa. Attualmente Hillary, sembra essere in testa di circa 4 punti, ma l’esito del voto rimane ancora incerto, soprattutto nello stato della Florida. Dunque oggi, sarà il momento della verità, dopo una campagna elettorale che non ha risparmiato colpi bassi da entrambe le parti, anche perché, Clinton contro Trump hanno due visioni diametralmente opposte su come governare il Paese e gli americani sono costretti a scegliere tra due impostazioni completamente diverse. Per questo c’è molta ansia rispetto all’esito del voto, il cui impatto sarà sicuramente globale. Gli ultimi sondaggi, come accennato sopra, danno la Clinton avanti, dopo che sembra “scemata”, la spinta propulsiva di Donald Trump, che ha “spinto”, nel momento in cui c’è stata l’inchiesta dellì’FBI, sulla Clinton, ora definitivamente chiusa. L’appello finale della Clinton è stato: “Stop alle divisioni, voglio unire il Paese e diventare il presidente di tutti, di chi voterà per me e di chi mi voterà contro: votate per vo e per le vostre famiglie”, mentre Trump ha chiuso con: “Se vince lei perdono gli americani, io non ho bisogno delle star, ho bisogno solo di voi e ancora: ” la Clinton è colpevole, tutti lo sanno. Non dovrebbe esserle permesso di correre per la presidenza e ora tocca a voi americani fare giustizia nelle urne. Infine, le ultime ore di campagna elettorale hanno visto Barack Obama, più deciso a fianco di Clinton da quando l’Fbi sembrava voler accusare la candidata democratica, mettere il proprio carisma sul tavolo. “Fate per Hillary cio’ che avete fatto per me. Avete l’opportunità di eleggere il primo presidente donna”, ha affermato il presidente americano di fronte alla folla riunita ad ascoltarlo a Ann Arbor, nel Michigan.