Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

EGITTO, NUOVA ALLERTA NEL “GIORNO DELLA COLLERA”. SALGONO A PIU’ DI 600 LE VITTIME

AG RF FT 16.08.2013

IL CAIRO (RIVER FLASH)- Nuove proteste in Egitto contro la deposizione del presidente Mohammed Morsi. I morti degli scontri di mercoledì, quando l’esercito ha represso brutalmente i manifestanti, sono saliti a oltre 600. Dichiarato lo stato di emergenza, mentre la polizia è stata autorizzata a sparare sui manifestanti.

Il presidente americano Barack Obama ha condannato giovedì la repressione e minacciato l’interruzione della collaborazione, mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede a tutte le parti lo stop alle violenze. La presidenza egiziana ha risposto accusando gli Usa di incoraggiare i gruppi armati violenti. Oggi allerta alta per il “giorno della collera” indetto dai Fratelli musulmani.

Si prospetta quindi un’altra giornata di tensione in Egitto, dove dopo la tradizionale preghiera islamica del venerdì sono in programma nuove manifestazioni dei sostenitori del deposto presidente Morsi. Sono già almeno 578 i morti delle violenze secondo il ministero della Salute, 638 secondo altre fonti in corso nel Paese da due giorni, da quando il governo ha dato mandato alle forze di sicurezza di sgomberare con la forza i sit-in che dal 3 luglio erano in corso al Cairo e nel resto del Paese per chiedere il reintegro di Morsi. Secondo la Fratellanza musulmana invece i morti sarebbero oltre quattroegittomila.

I Fratelli Musulmani hanno chiesto ai loro sostenitori di manifestare per le vie del Cairo partendo dalle moschee dove si tengono le preghiere del venerdì. Lo slogan che guiderà la manifestazione sarà “il popolo vuole rovesciare il golpe”. “Nonostante il dolore per la perdita dei nostri martiri, gli ultimi crimini commessi dagli autori del golpe hanno aumentato la nostra determinazione”, si legge in un comunicato diffuso dalla Fratellanza. Per tutta risposta un gruppo pro governativo ha chiesto alla popolazione di proteggere i loro quartieri e le chiese nel Paese. La comunità copta è infatti stata presa di mira da alcuni islamici che accusano la Chiesa di aver sostenuto l’esercito nella deposizione di Morsi.

Resisteremo “in modo pacifico” e “fino a quando il golpe svanirà”. Parola della Guida Suprema dei Fratelli Musulmani, Mohammed Badie, che nel “Giorno della rabbia” ha dichiarato che “il popolo, che manifesta pacificamente nonostante la ferocia che impone il colpo di Stato militare, resisterà fino a quando il golpe svanirà”. Badie ha aggiunto che i manifestanti in Egitto sono la prova della resistenza al governo militare e ha affermato che “il falso potere dato all’esercito si riflette nelle crudeli stragi nella moschea di Rabaa al-Adawiyeh e in piazza al-Nahda” al Cairo.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede a tutte le parti la fine delle violenze in Egitto e esorta alla massima moderazione. I membri del Consiglio, riunito d’urgenza in seguito all’escalation delle tensioni in Egitto e su richiesta di Francia e Gran Bretagna, “ritengono sia importante mettere fine alla violenza in Egitto e che tutte le parti esercitino la massima moderazione”.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*