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EDWARD SNOWDEN, ALIAS “VERAX” E’ LA TALPA DEL DATAGATE

WASHINGTON (RIVER FLASH)- Il Datagate forse è il primo, vero scandalo dell’era Obama. Uno scoop planetario firmato dal quotidiano britannico Guardian, quello su Prism, il tentacolare sistema grazie al quale la Nsa, National Security Agency, ma anche l’Fbi, accedono da almeno sei anni alle comunicazioni telefoniche degli americani e ai server mondiali di nove big company del Web, da Facebook a Skype. Il giornale inglese, tramite un post sul blog dell’avvocato Gleen Greenwald pubblicato lo scorso mercoledì 5 giugno, è stato il primo a rivelare l’operazione, ripresa poi più organicamente il giorno dopo in un pezzo firmato con il reporter Ewen MacAskill e allargato nei termini dal Washington Post. Il Guardian, attraverso un video, ha rivelato la propria fonte: dietro il nome in codice “Verax” si nascondeva Edward Snowden.
snow
A consegnare documenti e informazioni a Greenwald & co. sarebbe stato il ventinovenne  Snowden, ex assistente tecnico della Cia e attualmente collaboratore dell’agenzia di sicurezza privata Booz Allen Hamilton. Si tratta di una delle più grandi contractor d’America, società che prendono appalti dall’articolato network della Difesa statunitense. Basti pensare che ci ha lavorato anche l’attuale direttore della National Intelligence, il supercapo dello spionaggio a stelle e strisce che coordina i variJames Clapper. Per dire dello strettissimo legame fra settore privato e controllo pubblico.

Tornando a Snowden, sembra che il giovane abbia lavorato proprio per la Nsa negli ultimi quattro anni sempre in subappalto, grazie a dei contratti firmati dalla stessa Agenzia per la sicurezza nazionale con alcuni gruppi d’investigazione privati, fra cui quella in cui opera la talpa. Una rivelazione voluta dallo stesso protagonista, quella sulla sua identità: “ So di non aver fatto nulla di male”, ha detto al giornale britannico nella videointervista. “ Non voglio l’attenzione del pubblico, perché non voglio che questa storia sia una storia su di me. Voglio che sia una storia su quello che il governo [degli Stati Uniti] sta facendo”, ha aggiunto Snowden. Una vita brillante, stipendio da 200mila dollari l’anno, una casa alle Hawaii con la ragazza. Tutto all’aria “ perché non posso in buona fede consentire al governo Usa didistruggere la privacy, la libertà di Internet e le libertà di base della gente nel mondo con questoimponente sistema di sorveglianza che hanno costruito in segreto”.

“ L’Nsa ha costruito un’infrastruttura che le permette di intercettare praticamente tutto. Con la sua capacità la grande maggioranza delle comunicazioni umane è digerita automaticamente senza obiettivi. Se volessi vedere le tue email o il telefono di tua moglie, devo solo usare le intercettazioni. Posso ottenere le tue mail, password, tabulati telefonici, carte di credito. Non voglio vivere in una società che fa questo genere di cose… Non voglio vivere in un mondo in cui ogni cosa che faccio e dico è registrata. Non è una cosa che intendo appoggiare o tollerare”. Da qui, la decisione di dare più risalto possibile all’operazione messa in atto dalle agenzie federali Usa.

FT AG RF 10.6.2013

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