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ECCO I 12 PUNTI PER RIFORMARE LA GIUSTIZIA ITALIANA

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AG.RF.(MP).01.07.2014

“riverflash” – E’ previsto per il mese di settembre l’avvio della riforma della giustizia italiana ed è stato Matteo Renzi ad illustrarla a Palazzo Chigi, proprio all’inizio di una settimana “chiave” per le riforme: sono 12 punti sui quali ora verrà avviata una fase di consultazione, che si concluderà il prossimo 31 agosto. Le linee guida in sintesi, sono sostanzialmente queste:

1) Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado
2) Giustizia civile: dimezzamento dell’arretrato.
3) Corsia preferenziale per le imprese e le famiglie
4) Csm: più carriera per merito e non grazie alla ‘appartenenza’
5) Csm: chi giudica non nomina, chi nomina non giudica;
6) Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo
7) Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);
8) Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);
9) Accelerazione del processo penale e riforma della prescrizione;
10) Intercettazioni (diritto all’informazione e tutela della privacy);
11) Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;
12) Riqualificazione del personale amministrativo.

“Sono 20 anni che si continua a litigare e discutere sulla giustizia – ha dichiarato il premier – ora vorremmo farlo senza litigare e con la massima trasparenza; i 12 punti verranno approvati nei primi giorni di settembre”. 1000 giorni quindi, saranno sufficienti per decidere e la scommessa della riforma, verte soprattutto intorno al fatto che il processo civile dovrà durare un anno con un dimezzamento dell’arretrato, mentre l’altro punto qualificante della riforma riguarda la carriera dei magistrati: “Vogliamo che un giudice faccia carriera, diventi capo della procura o dell’ufficio, non perché fa parte di questa o quella corrente; ci inchiniamo alla indipendenza della magistratura, che è un principio sacrosanto, ha aggiunto Renzi – all’indipendenza della magistratura, non alla magistratura. Noi non siamo contro le correnti in magistratura, hanno portato a discussioni sul diritto e nascono da una politica con la P maiuscola, ma non si può far carriera perché si fa parte di una corrente”. Anche il tema della prescrizione sta molto a cuore al governo che non ritiene dignitoso il fatto che in un Paese si rinuncia a giudicare una persona, quando è trascorso troppo tempo dal reato commesso e un altro tema “scottante” è quello delle intercettazioni, argomento sul quale il governo è aperto alla discussione. Più delicato invece il tema della pubblicazione delle intercettazioni e a questo proposito il presidente del Consiglio si domanda se sia giusto pubblicare conversazioni che nulla hanno a che fare con i reati per i quali una persona viene accusata ma che attengono alla sfera “privata” delle persone: “Per noi un magistrato deve essere libero di intercettare, ma dov’è il limite alla pubblicazione delle intercettazioni? Nessuno le vuole bloccare ma va rivisto l’utilizzo di esse”. Questa dunque la bozza della riforma presentata che va di pari passo con l’annuncio da parte di Renzi, dello smaltimento della nave Costa Concordia che avverrà qui in Italia.

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