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È ENTRATO IN CARCERE IÑAKI URDANGARIN, COGNATO DEL RE DI SPAGNA

(PG) – AG.RF 18.06.2018 (ore 13:19)

(riverflash) – Si aprono le porte del carcere per un membro della famiglia reale spagnola. Si tratta di Iñaki Urdangarin, ex-olimpionico di pallamano e marito dell’infanta Cristina, la figlia più piccola dell’ex-re Juan Carlos di Borbone. La condanna è scattata perché Urangarin ha usato la propria autorevole influenza per far aggiudicare l’organizzazione di eventi alla Noos, società registrata nel 2002 di cui era azionista insieme al professor Diego Torres ottenendo in maniera illecita favori e concessioni da molte amministrazioni pubbliche. Una pena di 5 anni e 10 mesi da scontare nella prigione di Brieva, situata in Castiglia, a un’ora d’auto da Madrid. La cella che occuperà è grande 13 metri quadri ed è situata in una sezione in passato utilizzata come carcere femminile. Urdangarin fino a oggi ha vissuto a Ginevra con la moglie Cristina di Borbone, sesta nella linea successoria della corona e i loro quattro figli, senza praticamente alcun rapporto con la famiglia del re Felipe.

Sono passati quasi 18 anni dal 30 settembre del 2000, quando Iñaki Urdangarin realizzò il rigore decisivo per la conquista del bronzo alle Olimpiadi di Sydney. Allora aveva 32 anni e nella vita aveva fatto solo sport nel suo club, il Barcellona. Un ragazzone amato da re Juan Carlos e dalla regina Sofia, che doveva inventarsi un futuro dopo aver smesso di giocare, come succede a ogni sportivo. Iscritto all’ESADA, scuola per amministrazione di impresa, si avventura in campi sconosciuti, quali odontologia per sportivi d’élite e coltivazioni vitivinicole innovative. Nel 2002 conosce Diego Torres, docente di ESADA, e insieme a lui crea la società Noos, che in greco significa intelletto. Nel 2010, dopo 8 anni dalla registrazione della società, arriva un faldone tra le mani di José Castro, giudice di Palma di Maiorca. Un faldone vuoto di contenuti, ma contenente un accordo sospetto per la creazione del centro polisportivo Palma-Arena. Il finanziere Pedro Horrach, spulciando il registro mercantile, scoprì il finanziamento concesso a Noos dall’amministrazione delle isole Baleari. Non c’erano i requisiti idonei. Nell’agosto 2011, Horrach manda i documenti all’Anticorruzione da dove parte il procedimento che porta in carcere Iñaki Urdangarin.

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