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DOVE E’ FINITA L’INFLUENZA ?

AG.RF.(Claudio Peretti).28.10.2020

Quest’anno c’è stata una riduzione del 98% nelle infezioni influenzali, dissipando i timori di una “doppia-demia” virale: Covid + influenza, molto temuta da molti. Gli esperti dicono che possiamo ringraziare le mascherine e le distanze sociali per la scomparsa dell’influenza, ma questa è davvero la risposta giusta?

Anche se non ci sono test di massa per l’influenza come per Covid, l’OMS dice che la sorveglianza dei dati provenienti da tutto il mondo mostra tassi di influenza che crollano ovunque. L’Australia ha essenzialmente “saltato” la sua stagione influenzale quest’anno, con non un solo caso segnalato da luglio (il loro picco, ricordiamoci che quando da noi è estate, la è inverno). Infatti, l’influenza è più o meno scomparsa in tutto l’emisfero australe, e i primi indicatori suggeriscono che seguirà l’esempio a nord dell’equatore. Cosa può spiegare questo declino senza precedenti?

Il sistema sanitario è interessato a soltanto al Covid nemmeno il cancro ai polmoni lo preoccupa più.

Si, ma l’influenza, dov’è andata a finire?

A mio parere ci sono tre possibilità.

  • La prima è che sembra che l’influenza sia scomparsa solo perché medici e scienziati hanno erroneamente classificato altre malattie respiratorie come Covid. Si prega di notare che gli “scienziati ufficiali” stanno già trattando questo suggerimento come qualcosa di simile alla teoria complottista della Terra piatta.

  • La seconda è che Covid ha ” spiazzato ” l’influenza. Pare che sia il caso che non si può essere malati con due virus in una sola volta. Un recente studio dell’Università di Yale ha scoperto che su 13.000 pazienti ricoverati in un grande ospedale con malattie respiratorie, praticamente nessuno ha mai avuto contemporaneamente sia raffreddore che influenza. Infatti, il tessuto polmonare che era stato precedentemente esposto al virus del raffreddore era immune al virus dell’influenza.

  • Ma gli scienziati dicono che questa soluzione non è dimostrabile: non più di un quinto della popolazione è stato esposto a Covid, e quindi tutti gli altri dovrebbero essere terreno fertile per l’influenza. Ma se si sbagliano, e Covid è in realtà molto più diffuso di quanto gli scienziati pensino, “l’affollamento dei virus” potrebbe contribuire alla caduta dell’influenza. (La domanda è: perché Covid avrebbe vinto questa battaglia così pienamente, perché ci sono essenzialmente zero casi di influenza e milioni di quelli Covid – forse che l’influenza ha contagiato alcune persone prima del Covid?)

  • La terza possibilità è la spiegazione degli scienziati. Prima di esporla, si prega di notare che una delle due possibilità sopra esposte, se corretta, renderebbe ridicola l’intera risposta a Covid, non da ultimo perché significherebbe che Covid è molto meno pericoloso di quanto sia stato ampiamente affermato.

La cura è peggio della malattia? Uno studio dice che il blocco del Regno Unito è legato a migliaia di morti in eccesso per malattie circolatorie ed oncologiche/neoplasiche.

Ecco il verdetto.

L’establishment scientifico si sta rapidamente formando in ranghi a supporto della teoria che l’influenza è scomparsa a causa delle restrizioni per il COVID – in particolare mascherine, distanziamento sociale e lock-down. Loro “sono d’accordo” nel dire che le cose stanno così; la loro certezza è notevole in questa fase iniziale.

Ma perché mai queste misure avrebbero funzionato così involontariamente bene per l’influenza, che è stata con noi per millenni, ma i casi di Covid sono ancora alle stelle? Le maschere consentono a una particella di passare e arrestarne un’altra, anche se delle stesse dimensioni come lo sono i virus?

I fautori di questa teoria hanno una spiegazione. Essi sostengono che le persone con Covid sono più contagiose di quelle con influenza. Ha un “periodo di incubazione” più lungo dell’influenza e il suo “tasso R” è tre volte superiore a quello dell’influenza. Ma anche se tutte queste stime fossero giuste, c’è ancora la questione senza risposta del perché l’influenza sarebbe stata sradicata così completamente.

Le nuove restrizioni di Conte e di tanti altri governanti per il Covid fanno parte di un’attività ed un linguaggio non scientifico, complicato, solitamente inteso a oscurare e confondere, che semina il caos per milioni di persone.

Maschere magiche.

A mio parere, questa spiegazione sbandierata potrebbe essere solo l’atto più impressionante di dissonanza cognitiva di tutta questa saga. I così detti esperti sostengono, con la faccia seria, che un miscuglio di restrizioni, che varia selvaggiamente tra paesi e regioni, ha sradicato da un giorno all’altro un antico flagello dell’umanità dalla faccia della Terra. L’influenza. Ma subito dopo avvertono che l’incidenza di un nuovo altro virus, trasmesso in modo identico, può tranquillamente essere alle porte.

Molto più probabile, a mio parere, è che l’influenza è stata confusa col Covid nella stragrande maggioranza dei casi. È davvero così difficile credere che chi soffre di influenza avrebbe potuto essere confuso con i casi Covid? Dopo tutto, sappiamo che i i sintomi sono gli stessi.

In ogni caso, e indipendentemente dalla spiegazione, ci si chiede se il fatto della scomparsa dell’influenza significhi che non si provvederà più alla più grande campagna di vaccinazione antinfluenzale mai prevista nel mondo per questo inverno: chissà perché, ma, in qualche modo, non credo che sarà annullata, forse per la perdita di utili di Big-Pharma

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