AG.RF 13.10.2019
(riverflash) – Carlo Calenda, prima di entrare nella politica, è stato bambino-attore in «Cuore», sceneggiato televisivo diretto dal nonno Luigi Comencini. Prima di diventare ministro dello Sviluppo Economico nei governi Renzi e Gentiloni, Calenda è stato responsabile del marketing di Sky. Fedelissimo di Luca Cordero di Montezemolo, di cui è stato assistente in Confindustria, Una carriera fantastica con qualche buco di conoscenza delle leggi, pur essendosi laureto in giurisprudenza a La Sapienza di Roma.
In diretta tv se La7 Calenda ha proposto una discarica di servizio per tamponare l’emergenza rifiuti a Roma senza tenere conto che, ad aprile 2012 il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione per introdurre il “divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati” (comma 32).
La ragione del divieto è nei danni che arrecano. La ragione è nei numeri.
Prendendo come esempio l’inceneritore di Torino (non chiamatelo per cortesia termovalorizzatore).
L’inceneritore emette ogni santo giorno dalla ciminiera 10’080’000 di metri cubi di fumi tossici.
300 kg di ossido di carbonio (CO) al giorno
700 kg di ossidi di azoto (NOx) al giorno
50 kg di acido cloridrico (HCl) al giorno
100 kg di anidride solforosa (SO2) al giorno
e non finisce qui, a questi vanno aggiunte le emissione di diossine, furani, policlorobifenili (PCB), idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli pesanti.
in questa percentuale giornaliera:
0.5 kg di mercurio
0.3 kg di arsenico, cromo, piombo, nickel, cobalto ed altri metalli pesanti
100 g di idrocarburi policiclici aromatici
1 mg di diossine/furani al giorno cioè un milione di nanogrammi (ng) o un miliardo di picogrammi (pg).
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