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DILETTANTI AL GOVERNO

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AG.RF.(Claudio Peretti).27.08.2015

 “riverflash” – Basta! Siamo stufi di dilettanti della politica, del governo e dell’amministrazione pubblica. Ora ci servono strateghi, persone con una visone del futuro e, perché no, anche del presente. Da cosa si evince che abbiamo dei dilettanti a governarci? Farò solo un semplice esempio.

A qualcuno di voi capita di avere una colf o badante che dir si voglia straniera? Ebbene, se la si vuole regolarizzare con l’INPS, deve avere il permesso di soggiorno in Italia. Se non lo ha, glie lo si può fare avere a patto che abbia contratti (scritti) per un numero minimo di ore, non so quante, è mia moglie che si occupa di questo. Ebbene, ora c’è un elevato numero di stranieri, i così detti “migranti” che sono in Italia. Qualcuno del governo ha pensato che lavori possono fare? Qualcuno ha pensato come “regolarizzarli” per permettere loro di fare un lavoro in Italia? O si desidera che vadano in giro a chiedere l’elemosina o a rubacchiare, o a rinforzare l’esercito dei malavitosi? Proprio ieri alla TV si parlava del caporalato e dello sfruttamento della mano d’opera straniera ed extracomunitaria (da notare che anche gli svizzeri e gli americani sono extracomunitari..). Tutti ci scandalizziamo, i sindacati in testa, e siamo pronti a condannare lo sfruttamento della mano d’opera per i raccolti dei pomodori, dell’uva ecc. ma nessuno pensa a rendere semplice la regolarizzazione della mano d’opera straniera. Già, perché non si possono applicare le stesse regole alla mano d’opera italiana: i sindacati entrerebbero sul piede di guerra, guai a rendere semplici le regole del lavoro, ma soprattutto guai a rendere elastico il lavoro. Per elastico intendo facili assunzioni, che sottintendono facili licenziamenti. Ora, se si vuole approfittare di questa mano d’opera a buon mercato, male certamente minore di una banda di diseredati, di poveracci nullafacenti e di accattoni, si devono rendere facili e poco costose le assunzioni temporanee dei questi “migranti”. Questa cosa però non può essere fatta a parte, ossia diversamente da come viene gestito il lavoro per gli italiani. Le regole sul lavoro devono cambiare per tutti, sindacato volente o nolente, la gente deve poter scegliere autonomamente se aderire all’INPS per l’assicurazione sociale oppure scegliersi un’altra assicurazione, magari privata (se c’è la libertà, perché un lavoratore dipendente deve per forza pagare l’INPS , che, ricordiamolo, è stato fondato da Mussolini in tempi in cui non c’era nulla?).

Ecco perché dico che i nostri governanti sono dilettanti, non si rendono conto che lasciar entrare tutta questa gente senza assicurare loro la possibilità di lavorare è pure follia, mentre si parla della regolarizzazione dei matrimoni fra lo stesso sesso: ma quanti italiani sono interessati a questo?

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