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DEBITO PUBBLICO, EURO E SCHIAVITU’

AG.RF.(Claudio Peretti).20.03.2019

“riverflash” – E se fosse tutto un piano ben studiato? Una volta si conquistavano i territori ed i popoli con le guerre, ma questo aveva un costo molto alto anche per i vincitori. Poi si sono scoperti i metodi psicologici, si è visto, in pratica, che la gente fa quello che pensa di fare, quello che pensa sia giusto fare, per evitare quello di cui ha paura. Ed eccoci al punto: si è scoperto che la paura è il più forte dei nostri sentimenti, la più forte delle nostre emozioni, nessuna altra emozione ha la forza e la potenza della paura. Ricordate papa Woytila? Ci diceva sempre: “non abbiate paura!” E secondo voi perché lo ripeteva? Basta inculcare le paure alla gente e farà tutto il possibile per contrastare quella parte di realtà e per evitare quel futuro che la paura ci fa intravedere.

Oggi la situazione è questa: il denaro si crea dal nulla, se vado in banca a chiedere un prestito e me lo concedono, faccio un debito, che devo poi ripagare col mio lavoro. Diciamocelo sinceramente: quel denaro che la banca mi ha prestato prima non esisteva, la banca non lo aveva: è un numero digitato da un impiegato sul mio conto corrente. Dopo di che cosa devo fare? Devo lavorare per restituire il debito e, dal nulla, si crea lavoro e si restituiscono i soldi, quelli veri, quelli generati col lavoro, alla banca. Tutta la nostra economia e la nostra politica si basa su questo: le banche creano denaro dal nulla e noi lavoriamo come schiavi per restituire un debito verso la banca. Perché lavoriamo come schiavi? Perché abbiamo paura: paura di non farcela a pagare il mutuo, paura di diventare poveri, paura di non poter comperare la benzina per andare al lavoro, paura di non poterci comperare l’auto nuova, paura di non farcela ad essere come la nostra società vorrebbe che fossimo e così via.

Cosa è successo con l’Euro? Gli stati con un alto debito pubblico sono costretti a far lavorare come schiavi i loro cittadini, per ripagare il prestito che banca centrale europea (lo scrivo volutamente tutto in minuscolo) ha fatto al nostro stato, bontà sua.

Che succede dunque? Tutto si concentra su questi semplici concetti: abbiamo un forte debito pubblico, servono lacrime e sangue per ripagarlo. Inoltre, siccome non siamo più padroni della nostra moneta come stato sovrano, siamo costretti ad elemosinare tutti gli spiccioli che ci servono per tirare avanti. La BCE ci tiene a bacchetta e noi Italiani, che possiamo fare? Non abbiamo più soldi e siamo costretti a vendere i nostri gioielli di famiglia, le nostre migliori imprese a prezzi di saldo a chi ha qualche soldo da investire in Italia.

Ed eccoci al punto: una volta si tenevano gli schiavi con la forza, con le catene alle caviglie e li si costringeva a lavorare per un tozzo di pane, per campare… oggi le catene non sono più materiali, sono psicologiche e sono molto più efficienti, ci vengono cacciate nella testa dai mass media, dalla TV, da internet e noi, convinti di agire in base alle nostre idee, ci arrovelliamo e lavoriamo in base ad idee e concetti che ci vengono inculcati a cominciare dalla scuola, poi sul lavoro, a casa dalla TV.. E il bello è che paghiamo anche l’abbonamento RAI per farci fare il lavaggio del cervello. Ma come non capire che le idee sono tutto? Per cosa uccidono e si fanno uccidere i terroristi islamici? Per un’idea: OK, una religione direte voi, ma cosa è una religione se non un’idea? Per cosa ha ucciso il terrorista cristiano la scorsa settimana in Nuova Zelanda? Sempre per un’idea. Ma ci abbiamo mai pensato a quante idee abbiamo in testa che ci sono state inculcate da chi ha interesse che la pensiamo così? Poi, una volta che siamo stati “programmati”, facciamo quello che vogliono i nostri programmatori sempre pensando di agire in base alle nostre idee. Accade per la politica, per la religione, per l’economia ecc. Ma quante cose comperiamo convinti che siano proprio quelle che ci servono? Oggi si usa il neuromarketing per piazzare i prodotti negli scaffali dei supermercati e lo si usa anche per mettere insieme i personaggi politici che il popolo vuole: modo di vestire, modo di parlare, colore della giacca, della camicia, della cravatta, modo di gesticolare e così via ogni “fascia di utenza politica” ha le sue preferenze. Pare che persino il personaggio di Lady Gaga sia stato creato artificialmente per una ben definita fascia di utenza. Poi scoppia il caos dei gilet gialli, tutti a dargli contro , ma da cosa si scatena quella rabbia? Da un senso di scontentezza generale, che deriva dal subconscio di gente che, a un certo punto, neppure capisce il perché, ma si rende conto che non ne può più e che non vale la pena continuare a vivere come schiavi dell’economia, della politica, della pubblicità.

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