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DE MICHELI: “No revoca concessioni Autostrade”, vola il titolo Atlantia in Borsa

AG.RF 10.09.2019

(riverflash) – Per portare avanti una barca ci si deve affidare a uno skipper, che ha la fiducia di tutto l’equipaggio. Altrimenti si rischia l’ingovernabilità. Nessuno può cambiare la rotta senza l’autorizzazione dello skipper. Due input contrastanti creano solo confusione. Il precedente governo gialloverde è entrato in crisi anche per i post pubblicati sui social dai ministri e per interviste rilasciate a sorpresa. Adesso, con il Conte-bis che sta chiedendo la fiducia alle Camere, l’uscita di Paola De Micheli a rassicurare Benetton della manutenzione delle autostrade nonostante i morti di Genova, non è un indizio di lunga vita al nuovo governo.

Basta dichiarazioni di singoli a buttare la palla in avanti, anche se ministri, come faceva Salvini su Twitter e sulla stampa che continua a provare ad influenzare le decisioni.
Da adesso in poi gli argomenti vanno discussi insieme prima di dichiarazioni estemporanee. C’è un premier che deve decidere le linee politiche del governo che è un organo collegiale e non di primedonne e primi uomini.
La revisione (e le eventuali revoche) delle concessioni va fatta ad Autostrade e non solo, a tutte, va modificato il sistema usato fino ad ora con metodi trasparenti e democratici.
Bisogna tirare una linea e ridiscuterle tutte. Così é stato deciso nell’accordo di governo.
Per i cittadini la presenza del M5S nel governo sarà una garanzia che non si facciano più porcate negli interessi dei grandi poteri forti ma le decisioni verranno prese nell’interesse dei cittadini.
È necessario vigilare a monitorare su fughe in avanti e a manovrine subdole.
Se, come si vocifera, una dichiarazione del genere ha fatto schizzare i titoli di Atlantia in borsa, che si verifichi se ne ha beneficiato chi l’ha fatta o amici e parenti (vedi casi analoghi con gli amici di Renzi) non verranno fatti sconti a nessuno.

Mantenere posti di lavoro non può essere la giustificazione ad azioni che hanno provocato la morte di oltre 40 persone.

 

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