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DAL 27 GENNAIO AL VITTORIANO: LA LIBERAZIONE DEI CAMPI NAZISTI

nazisti concentramentoAG.RF 24.01.2015 (ore 09:29)

(riverflash) – Il 27 gennaio 2015, giornata mondiale della Memoria della Shoah, ricorre il 70° anniversario della liberazione del Complesso di Auschwitz-Birkenau e, contestualmente alla fine della guerra, la successiva e progressiva liberazione dei numerosi campi di concentramento sparsi in Europa. Il Complesso del Vittoriano, proseguendo un percorso intrapreso da diversi anni – con le altre mostre, 1938. Leggi Razziali; Auschwitz-Birkenau; I ghetti nazisti; 16 ottobre. La razzia degli ebrei di Romaospita dal 28 gennaio al 15 marzo 2015 la mostra “La liberazione dei campi nazisti”. Le celebrazioni e le iniziative connesse, come già negli anni passati in occasione della importante giornata di ricordo, scaturiscono dalla consapevolezza che stiamo attraversando un periodo assai delicato per le sorti della memoria storica in generale e della Shoah in particolare: l’allontanamento degli eventi, la tendenziale ineluttabile scomparsa dei testimoni sopravvissuti, i molteplici tentativi di difendersi dalle incertezze del mondo contemporaneo attraverso il recupero di identità tradizionali da brandire contro altre identità analoghe, la ripresa dei conflitti di tipo etnico e religioso, il risorgere di forme di intolleranza che si pensava fossero state superate anche grazie alle tragiche conseguenze cui avevano dato luogo proprio nel corso della seconda guerra mondiale.

La mostra, promossa dalla Fondazione Museo della Shoah, e curata da Marcello Pezzetti, che ne è direttore scientifico, con il coordinamento generale di Alessandro Nicosia, racconta attraverso documenti anche inediti, testimonianze audiovisive, disegni, mappe e fotografie le specificità, gli antefatti e i risvolti delle liberazioni dei luoghi di concentramento e sterminio istituiti dai nazisti in tutta l’Europa occupata e ha come focus lo sguardo sui campi che abbiano visto la presenza di deportati ebrei italiani, senza trascurare le vicende relative alla deportazione “politica” ad opera del sistema di oppressione nazifascista.

Lo svolgersi della narrazione, che abbraccia un arco temporale lungo circa un anno, tra i mesi di luglio 1944 e maggio del 1945, racconta con dovizia di particolari le specificità, gli antefatti e i risvolti delle liberazioni dei luoghi di concentramento e sterminio istituiti dai nazisti in tutta l’Europa occupata e ha come focus lo sguardo sui campi che abbiano visto la presenza di deportati ebrei italiani, senza trascurare le vicende relative alla deportazione “politica” ad opera del sistema di oppressione nazifascista.

Elemento centrale del percorso narrativo è il dramma dei sopravvissuti alla Shoah, uomini e donne stremati da anni di persecuzioni, devastati nella carne e nello spirito dopo aver assistito allo sterminio dei loro cari, non più in grado nemmeno di provare un sentimento di gioia o riscatto per il crollo del regime di oppressione nazi-fascista.

L’esposizione si avvale del patrocinio delle più importanti istituzioni di riferimento, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, l’UCEI – Unione delle Comunità ebraiche italiane, e del sostegno della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma ed è realizzata da Comunicare Organizzando.

Hanno dato il loro contributo all’iniziativa Acea, Eni, Ferrovie dello Stato Italiane.

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