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COVID19, PSICOSI E GOVERNO

AG.RF.(Claudio Peretti).25.02.2020

“riverflash” – Proprio ieri è uscita una notizia subito silenziata: “Il direttore del laboratorio dell’Ospedale Sacco: Scambiata influenza per pandemia! Mi sembra una follia!” Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per Coronavirus 1!”, Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook la dottoressa Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze, il laboratorio dell’Ospedale Sacco di Milano in cui vengono analizzati da giorni i campioni di possibili casi di Coronavirus. (da ANSA).

Chi ha ragione? Come mai siamo tutti così focalizzati sul coronavirus e non ci importa nulla delle altre cause di morte? Per esempio, se ci riferiamo agli incidenti stradali, ecco cosa riportava il 16 DIC. 2019 “L’AUTOMOBILE” : Dal 1° gennaio al 30 giugno scorso in Italia si sono verificati 82.048 incidenti stradali (in media, 453 al giorno: 19 ogni ora), che hanno causato 1.505 morti (8 al giorno: 1 ogni 3 ore) e 113.765 feriti (628 al giorno: 26 ogni ora). Ebbene, tutto questo succede agli altri, noi non abbiamo nessuna paura a metterci in macchina o in moto, anche se, dal punto di vista delle probabilità, è molto più facile morire di incidente stradale che di coronavirus. Per non parlare della normale influenza, di cui non abbiamo assolutamente paura: più o meno l’abbiamo fatta tutti e l’abbiamo scampata, anche se molti sono morti. Se la dottoressa dice che la scorsa settimana, che, essendo alla fine di febbraio, rappresenta il picco dell’influenza (febbraio deriva dal latino: februarium, ossia il mese delle febbri) sono morti per la sola influenza, 217 persone al giorno! E allora cos’è che ci fa temere tanto il coronavirus? Ma sono i mass media, i mezzi di comunicazione di massa… Basta che le TV ed internet palino solo di questo per quasi un mese e tutto diventa personale, le notizie entrano nelle nostre case, nelle nostre famiglie, negli orari in cui siamo insieme ai nostri cari, il coronavirus diventa la sola minaccia che psicologicamente percepiamo!

Se poi ci si mette anche il governo (anche loro, poveracci, sono bombardati come noi dall’informazione a senso unico) allora bisogna veramente credere che la minaccia è grave. Dopo anni di scuola e di obbedienza all’autorità costituita, diventiamo molto più soggetti ai loro dictat, senza curarci di verificare con la nostra logica personale quante decisioni sono prese per il nostro bene e quali per il loro.

Ed eccoci al dunque, al motivo per cui scrivo questo articolo. Il governo era in crisi nera, quando il PD cedeva per avallare la politica dei 5 stelle perdeva voti, quando i 5 stelle cedevano per avallare le leggi del PD, perdevano voti: ovvio che non si poteva tirare avanti così. Poi è piovuta dal cielo la salvezza, il motivo per cui fare fronte comune, per cui andare tutti d’accordo, l’emergenza nazionale del coronavirus.

Ovvio che al governo interessa portare questa opportunità, piovuta al momento giusto come il cacio sui maccheroni, al massimo livello di attenzione, ovvio che ci vengono propinate dai telegiornali in tutte le salse le riunioni ai tavoli di crisi … e cosa ci fanno vedere? Un tavolo enorma, forse nella sede della protezione civile, popolato da un centinaio di persone. Ma ve le immaginate le decisioni prese da un centinaio di persone a discutere tutte insieme? Nella mia vita ho fatto tante riunioni operative e decisionali e cosa succedeva? Quante più erano le persone, tanto più durava la riunione e tanto meno intelligenti erano le decisioni prese.

E poi è ovvio che le persone che devono decidere cose importanti per il popolo italiano dovrebbero essere competenti. Ma li avete visti i nostri ministri? Che competenza possono avere? Ovvio che ogni ministro si tira dietro un capo gabinetto, il quale si tira dietro uno o due direttori generali che, essendo stati nominati per motivi politici o di raccomandazione, si tirano dietro l’esperto, che magari è un ricercatore precario part time, con contratto a tempo determinato (ecco dove siamo arrivati in Italia: le posizioni chiave sono date ai raccomandati ed agli incompetenti).

Ma torniamo a noi, alle riunioni fiume nelle quali si deve decidere cosa fare. É ovvio che la decisione più facile da prendere è quella di bloccare tutto, la qual cosa torna anche utile al governo che scricchiola. Perché, se si blocca tutto, la popolazione percepisce maggiormente la gravità della situazione e quindi non pensa più alla crisi di governo, al fatto che non ci lasciano fare le elezioni, al fatto che l’economia sta andando a rotoli e che il lavoro sta riducendosi. Se si chiudono le scuole, le università, le fabbriche, i paesi e le città, allora la gente comune percepisce veramente l’urgenza e la gravità della situazione: il governo è salvo!

Nessuno ragione sul fatto che tre persone morte, anziane, in ospedale per altre cause di malattia, sono molto meno di 217 decessi al giorno in tutta Italia per la normale influenza.

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