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CORTE CONTI: UECOOP, BENE RICHIAMO SU SPESA CON ANZIANI A 13,8 MLN

AG.RF.(redazione).16.02.2018

riverflash” – E’ positivo che la Corte dei Conti abbia richiamato a una migliore gestione delle spesa pubblica per liberare risorse a fronte di esigenze crescenti per l’invecchiamento della popolazione arrivata al record storico di 13,8 milioni di anziani nel 2019. E’ quanto afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, in relazione all’allarme lanciato dal Presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario dove ha detto che “un attento bilanciamento delle misure di razionalizzazione della spesa è necessario, anche allo scopo di evitare i rischi di un graduale spostamento sui cittadini degli oneri per i servizi essenziali”. Negli ultimi cinque anni – spiega Uecoop – il numero degli anziani è salito di oltre mezzo milione e l’invecchiamento progressivo della popolazione mette sotto pressione il sistema del welfare italiano sia all’interno che all’esterno della rete di assistenza familiare – sottolinea Uecoop – considerato che in Italia si contano circa 2,2 milioni di persone sopra gli 85 anni e che il nostro Paese, insieme alla Francia, detiene il record europeo del maggior numero di ultracentenari in vita: oltre 14mila. Con questa situazione, potenziare il welfare con una razionalizzazione e più attenta gestione della spesa come richiamato dalla Corte dei conti è una strada da percorrere anche attraverso un maggiore coinvolgimento del mondo cooperativo socio assistenziale che si sta già occupando di 7 milioni di famiglie grazie a oltre 355mila addetti sul territorio nazionale. Considerato il trend di invecchiamento della popolazione – evidenzia Uecoop – diventa quindi strategico formare nuove schiere di professionisti dell’assistenza in grado di seguire al meglio gli anziani dentro e fuori le residenze, anche considerato che i non autosufficienti sono già 2,5 milioni e raddoppieranno entro il 2030. Le esigenze sono in crescita, come dimostrato dal settore delle case di riposo che nel settore privato hanno registrato un aumento del 40% dei posti letto nel decennio compreso fra il 2006 e il 2016 insieme a investimenti immobiliari che solo nel 2017, hanno raggiunto i 500 milioni di euro da parte di società italiane e straniere su strutture per anziani fra Lombardia, Piemonte, Lazio e Toscana.

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