AG.RF.(redazione).26.03.2020
“riverflash” – Come se non bastasse e come se gli animi di ognuno di noi non fossero abbastanza agitati, è apparso ieri su internet ( e in pochi minuti si è diffuso a macchia d’olio), un video dal titolo “Leonardo 2015” che sembrava documentare come il virus Covid 19, fosse stato creato in laboratorio dagli scienziati cinesi e tenuto lì, per “motivi di studio”. Nel servizio si parlava di un supervirus polmonare estrapolato da pipistrelli e topi, mandato in onda il 16 novembre 2015. Nella copertina del servizio, oltre ad ipotizzare che il supervirus avrebbe potuto colpire l’uomo, si leggeva anche: “Vale la pena?” D’altronde non è nuovo il dibattito sui rischi della ricerca, anche se non è questo il caso perchè la notizia è stata subito smentita e il primo a smentirla è stato il virologo Roberto Burioni che sui suoi profili social ha replicato alla preoccupazioni: le analisi eseguite mostrano chiaramente che il virus non e’ costruito in laboratorio. Basta con le fake”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Conte che ha dichiarato: “’Ho referenze che non è così’ – “Non ho visto il servizio, ma ho avuto evidenze che non è così”. Infine Ilaria Capua che dirige l’One Health Center of Excellence, all’Università della Florida, in merito alle polemiche nate da un servizio del Tg Leonardo del 2015. La trasmissione parlava di un pericoloso supervirus creato in Cina. “Quindi se il Covid-19 fosse stato vicino a quel virus lì lo avremmo saputo subito il giorno dopo E ancora: . Il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico. Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all’uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel TgrLeonardo, è parte integrante della pubblicazione”.
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