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CONTE REVOCA L’INCARICO A SIRI: ORA E’ FUORI DAL GOVERNO

AG.RF.(redazione).09.05.2019

“riverflash” – La telenovela Siri, è giunta al suo epilogo: a distanza di 20 giorni dall’indagine per corruzione, l’esponente della Lega è fuori dall’esecutivo. Ed è stato proprio Conte a decidere per il decreto di revoca, dopo una lunga discussione avuta con il Consiglio dei Ministri, durata più di 2 ore. Il premier ha riferito di aver percepito piena fiducia nel suo operato; il governo “del cambiamento” dunque, ha preso la giusta decisione. Siri era indagato per corruzione dalla Procura di Roma. “Andiamo avanti con la fiducia dei cittadini, consapevoli che senza questo fattore non potremmo mai sentirci il governo del cambiamento”, ha spiegato il premier alla fine della riunione del governo, aggiungendo anche: “Questo è un passaggio di alta valenza politica e sia chiaro che ci deve essere la piena condivisione del metodo e anche della soluzione che oggi ho presentato e ci ha tenuto a sottolineare che tale “metodo”, verrà utilizzato anche per i simili casi futuri: “Se perdiamo la  fiducia dei cittadini non potremmo più averli al nostro fianco e non potremo agire come governo del cambiamento”. E alla fine la soluzione proposta dal premier, ha “dovuto” accontentare tutti e anche i ministri della Lega, hanno ribadito la loro fiducia al Presidente del Consiglio. Presenti ovviamente Di Maio e Salvini che hanno dibattuto a lungo; alla fine il leader leghista ha così commentato: “Dal governo un segnale di discontinuità: grazie a quello che abbiamo proposto come M5s il Consiglio dei ministri ha deciso di avviare la procedura di revoca dell’incarico di sottosegretario a Siri, perché quando si parla di inchiesta di corruzione e mafia la politica deve agire prima della giustizia. Sono molto contento e orgoglioso di far parte di questo governo: questa non è la vittoria del Movimento 5Stelle, ma la vittoria degli italiani onesti, in un Paese che ha la corruzione più alta d’Europa”, Anche Salvini ha detto la sua in merito al caso Siri e dopo aver attaccato la Raggi “è indagata da  tempo ma sta ancora al suo posto..” e aver sottolineato che Siri è stato sollevato dall’incarico senza nessun voto, pur esprimendo la sua contrarietà e quella della Lega sulla decisione presa dal governo, ha ribadito il concetto che, nonostante tutte le polemiche di questi ultimi giorni, “l’Italia ha bisogno di un governo ‘ci sono ancora tante cose da fare’ e quindi si va avanti”.

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