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CONSIGLIO UE: CONTE PARLA DEL DEBITO PUBBLICO: “ DEFICIT AL 2,1% E NON AL 2,5 COME DICHIARA L’EUROPA

AG.RF.(redazione).21.06.2019

“riverflash” – Il premier Giuseppe Conte è intervenuto al Consiglio Ue e ci ha tenuto a precisare: “il nostro deficit è al 2,1% e non al 2,5% come dice l’Europa”. E così le divergenze rimangono e il negoziato è tutto in salita. Inoltre egli ha anche ribadito: “Io non vengo a mani vuote, rappresento un Paese del G7, il terzo Paese dell’Eurozona, la seconda Azienda manifatturiera d’Europa: come si può pensare che io venga a mani vuote? –  “e se l’è presa anche   Il presidente del Consiglio ha lanciato un siluro a distanza contro “le fantasiose ricostruzioni giornalistiche” secondo cui “sarei venuto a mani vuote”. “Qualche giornalista scrive che sarei venuto a Bruxelles con le mani vuote: io rappresento un Paese del G7, il terzo Paese dell’Eurozona, la seconda Azienda manifatturiera d’Europa: come si può pensare che io venga a mani vuote? Rappresento tutte le migliaia di realtà imprenditoriali italiani che esportano in tutto il mondo con punte di assoluta eccellenza”. D’altronde, la lettera che il premier ha inviato al commissario Moscovici, il quale ha detto chiaramente che le regole “vanno rispettate”, parla chiaro: “Noi vogliamo rispettare le regole: se siamo in un sistema integrato dobbiamo competere con le sfide globali ma all’interno dell’Ue le regole devono essere uguali per tutti. Io voglio competere, ma a parità di armi” e ancora: “a capo della commissione vogliamo chi vuole riscrivere le regole: “il nostro candidato ideale alla presidenza della Commissione europea è quello che si predisporrà a discutere le nuove regole sulla base di quello che ho scritto nella lettera”. Conte poi, ha voluto sottolineare l’indisponibilità di Angel Merkel come possibile candidata alla presidenza della Commissione. Insomma, le divergenze tra l’Italia e la Ue sui conti, restano e la trattativa del Premier si mostra piuttosto complicata, mentre si registra una fumata nera in merito ai vertici delle nuove istituzioni europee. Ora si tratterà di aspettare il vertice straordinario convocato per il prossimo 30giugno: per il momento, le posizioni restano ancora molto lontane.

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