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COMMISSIONE VIGILANZA RAI ELEGGE NUOVO CDA: DENTRO GUELFI, BORIONI, SIDDI (PD), DIACONALE E MAZZUCCA PER IL CENTRODESTRA

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AG.RF.(MP).05.08.2015

“riverflash” – “Nel segno del rinnovamento”. E’ questo l’obiettivo dei nuovi eletti nel Cda della Rai, che punta ora a nominare un presidente ed un vice. Questa mattina ci saranno le nomine del Governo e nel frattempo, le solite scontate polemiche: questa volta arrivano dalla minoranza dem, che ha votato per De Bortoli e sono subito stati attaccati da Orfini, il quale ha dichiarato: “Sono abituati ad esercitare veti”, M5Stelle e Sel, hanno invece votato Carlo Freccero. La minoranza Pd dunque, ha contestato i nomi proposti dalla segreteria di Renzi, con la motivazione: “”sono pura e semplice lottizzazione”. Un giudizio positivo invece, è stato espresso da Angelino Alfano, che ha dichiarato: “Buoni risultati. Buoni nomi. Il patto di maggioranza ha tenuto. Siamo molto soddisfatti, per noi è andato tutto bene, andiamo avanti per una Rai migliore”. Molto critico invece, il Movimento 5Stelle che attraverso le parole di Fico, ha dichiarato. “Cda Rai politicizzato” – ”Ancora una volta è dimostrato in modo chiaro e lampante, che quelle del governo sono parole al vento, visto che avevano promesso una Rai lontana dai partiti. Il presidente del Consiglio, dice una cosa e ne fa un’altra”. Nel momento in cui dici che vuoi una Rai indipendente, non costringi i tuoi parlamentari a votare tutte persone all’interno del partito. I nominati, per il presidente della Commissione, sono delle appendici ai partiti, non c’è competenza, non c’è professionalità, il quadro complessivo è desolante’. Tra i nuovi membri del cda, ci sono solo ”assistenti parlamentari, spin doctor, amici di famiglia”, che ”devono rispondere a un preciso interesse. Con queste nomine è iniziata la campagna elettorale, per blindare la tv pubblica con future nomine di canali e di testate”. Tuttavia non era scontato che il centrodestra riuscisse ad eleggere due rappresentanti: alla fine il gioco delle alleanze e dei veti, da una parte e dall’altra, ha fatto sì che oltre ad Arturo Diaconale fosse eletto anche Giancarlo Mazzuca. Per lui i voti potrebbero essere arrivati da Lega, Gruppo Misto, Fratelli d’Italia e forse anche da uno dei commissari di Forza Italia. Ora Matteo Renzi, spinge per far eleggere il direttore generale:un nome a lui gradito, è quello di Dall’Orto ed ha assicurato, intervenendo dal Giappone, dove si trova in visita, che si tratterà di un “professionista di livello, con competenze e indipendenza, come è giusto che sia; è evidente che la nostra scommessa sulla tv pubblica è di grande respiro”. Ed è tornato poi a parlare di Antonio Campo dell’Orto che quasi sicuramente diventerà il nuovo direttore generale: “E’ un professionista molto stimato, tra i più interessanti innovatori della televisione degli ultimi anni. E’ sicuramente un nome di grandissimo valore che corrisponde ai criteri di qualità, autorevolezza e capacità. Vedremo….”. Infine, ha attaccato la minoranza, affermando che le polemiche quotidiane con i dem, riferendosi non solo alle nomine rai, ma alla politica in generale, non hanno però impedito di approvare le riforme: il parlamento sta lavorando come mai dal ’48; basta vedere dove stavamo un anno fa, con l’economia in discesa, e dove siamo ora. Attualmente ci sono due Italie: una che ci prova e l’altra che si lamenta; abbiamo tanti problemi ma c’è anche tanto che funziona”.

 

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