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CLIMA: ACCORDO MONDIALE ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELL’ONU SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

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AG.RF.(MP).13.12.2015

“riverflash” – Il via libera è arrivato dai delegati dei 195 Paesi che hanno partecipato alla XXI conferenza internazionale dell’Onu, sui cambiamenti climatici. “La leadership Usa, ha avuto un importante ruolo nell’accordo e così, quasi tutti i paesi del mondo, hanno firmato il testo”, ha subito commentato Barack Obama, aggiungendo: “Questa è la migliore possibilità che abbiamo per salvare il Pianeta”. Anche il presidente francese Francois Hollande, si è espresso in merito, parlando di “grande rivoluzione per il Pianeta, contro il cambiamento climatico: ecco perché il 12 dicembre 2015 resterà una grande data”. Il presidente Renzi ha commentato lo storico accordo affermando che “si tratta di un notevole passo avanti, decisivo e il nostro Paese ha avuto un ruolo da protagonista”. Tuttavia Oxfam parla di accordo insufficiente per tutelare i più poveri perché la decisione, non scongiura l’innalzamento delle temperature di 3 gradi, da oggi al 2050. “Pur trattandosi di un notevole passo avanti, l’accordo non prevede risorse finanziarie sufficienti per l’adattamento al cambiamento climatico per i Paesi in via di sviluppo. Nonostante gli impegni assunti per la prima volta da oltre 190 Paesi per salvare il clima, le conclusioni del vertice non appaiono perciò all’altezza delle ambizioni che erano state dichiarate nei discorsi di apertura da parte dei leader di tutto il mondo. Inoltre, non c’è nulla che dia garanzia che gli attuali impegni di riduzione, possano essere rafforzati, prima di entrare in vigore. Ciò rende molto difficile mantenere l’aumento delle temperature al di sotto dei 2 gradi e pressoché impossibile evitare che il surriscaldamento globale superi 1,5 gradi”, hanno dichiarato i rappresentati di Oxfam (confederazione che si occupa della tutela dei Paesi più poveri) . Secondo le loro stime, alla luce del nuovo accordo, “i Paesi in via di sviluppo non vedono alcuna riduzione del rischio di dover far fronte entro il 2050 a costi che ammontano a circa 800 miliardi l’anno. Tuttavia, una nota positiva nell’accordo è l’introduzione di una sezione ad hoc su perdite e danni causati dai cambiamenti climatici”. Infine, anche se tutte le richieste non sono state soddisfatte, “questo rimane un accordo storico di fronte al quale, tutto il mondo trattiene il fiato e conta su di noi”, ha concluso il presidente Hollande”.

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