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DONNE CHE HANNO SEGNATO LA STORIA: CLEOPATRA SUL TRONO DEI FARAONI (69 a.C.-30 a.C.)

AG.RF.(Claudia Angeletti) 16/10/2013

“riverflash” – La figura di Cleopatra ha segnato la storia, grazie alla sua forza e al suo fascino, grazie al quale era riuscita a piegare al suo volere due tra i più grandi condottieri Romani: Giulio Cesare e Marco Antonio. La sua potenza (disponeva di una grossa flotta e un grande esercito, oltre ad un regno ricco di risorse, l’hanno resa famosa nella storia, tanto da lasciare un segno indelebile della sua fama. Cleopatra VII, ultima e più famosa images[1]regina d’Egitto, discendeva dalla dinastia dei Tolomei. Benché non bellissima, sapeva esercitare sugli uomini un fascino straordinario. Possedeva una vasta cultura e parlava correttamente sei lingue. Salì al trono nel 51 a.C. a soli diciotto anni, per volere del padre, insieme al fratello Tolomeo XIII, che allora aveva solo dieci anni, e con il quale, secondo le leggi egizie, lei era “sposata”, proprio perché per legge una donna poteva salire al trono solo come moglie del faraone, e quindi diventava sua co-reggente. I ministri di corte speravano di poter approfittare della giovane età dei sovrani per governare al loro posto, ma Cleopatra non si piegò, nonostante fossero stati proprio suo fratello Tolomeo e sua sorella Arsinoe IV ad intimarle di lasciare Alessandria. Costretta infine a rifuggiarsi in Sira per sfuggire ai continui attentati alla sua vita, si alleò con Giulio Cesare e grazie alla sua influenza riuscì a riconquistare il trono. Cesare si innamorò di lei: Cleopatra gli diede un figlio, Cesarione, e lo seguì a Roma. Dopo la morte di Cesare, nel 44 a.C., la regina ritornò in Egitto. Qui iniziò a tramare per realizzare il suo grande sogno: conquistare Roma. Quando il triumviro Marco Antonio si recò da lei, nel 41 a.C., Cleopatra riuscì subito a conquistarlo, con lo sfarzo della sua corte. Marco Antonio, benché già sposato con Ottavia, sorella di Ottaviano, si innamorò della regina, che nel 40 a.C. gli diede due gemelli e tre anni dopo lo sposò. I due sfidarono coraggiosamente i romani capeggiati proprio da Ottaviano, l’erede di Cesare, che accusò la regina di minare il predominio di Roma. La flotta romana e quella egizia si fronteggiarono in un’epica battaglia navale presso Azio. Appena però fu chiaro che avrebbero vinto i romani, Marco Antonio e Cleopatra fuggirono. Circa un anno dopo, avendo perso la guerra e l’onore, Antonio si uccise. Pochi giorni dopo anche Cleopatra morì, facendosi mordere da un serpente velenoso, forse un aspide. Moltissimi autori antichi citarono Cleopatra nelle loro opere, come ad esempio Virgilio, con l’Eneide, e Plutarco, con Vita di Marco Antonio, che confermò l’abilità della regina con le lingue.

Cleopatra scelse di farsi mordere da un serpente per perpetuare la sua leggenda. Sapeva che questa morte sarebbe parsa sacra agli Egizi: secondo la mitologia egizia il serpente era sacro ad Amon-Ra, dio del sole.

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