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CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA: ECCO IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI PER RICORDARE LE VITTIME DELL’OLOCAUSTO

AG.RF.(reazione).14.01.2019

“riverflash” – 27 gennaio 1945: una data impossibile da dimenticare: è la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, che ha fatto conoscere al mondo e alla storia questo abisso della civiltà, lo sterminio del popolo ebraico, dei Sinti e Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e l’eliminazione dei deportati militari e politici nei campi nazisti.

Anche quest’anno la Casa della Memoria e della Storia conferma il suo ruolo di primo piano a Roma per le celebrazioni intorno al “Giorno della Memoria”, il 27 gennaio, istituito nel 2000 dal Parlamento Italiano proponendo, dal 21 gennaio al 1 febbraio,  un  ricco e diversificato programma di attività con presentazioni di libri, proiezioni, spettacoli dal vivo , letture, testimonianze, conferenze, laboratori e, fino al 1° febbraio, la mostra  “Don’t kill -1938” con opere di Fabrizio Dusi.

Gli eventi realizzati, con il prezioso e significativo apporto delle Associazioni residenti (ANPI, ANED, ANEI, ANPC, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo G. Bosio) e delle Biblioteche di Roma,  sono inseriti nel progetto coordinato di Roma Capitale “Memoria genera Futuro”.

L’iniziativa è a cura delle Associazioni residenti e della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia con il coordinamento organizzativo di Roma Capitale Dipartimento Attività Culturali, Servizio Attività Spazi Culturali Dipartimentali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

In apertura delle iniziative, la mattina di lunedì 21 gennaio, all’incontro di Lia Levi con gli studenti per dialogare sui temi del suo ultimo libro “Questa sera è già domani” seguiranno, nel pomeriggio, letture di approfondimento su alcune tematiche care a Primo Levi, in occasione del centenario della sua nascita.

Nella giornata di martedì 22 gennaio, dopo l’incontro in mattinata con Lia Tagliacozzo “Le date della memoria”, un’iniziativa a cura di Biblioteche di Roma per le scuole superiori, nel pomeriggio si terrà la presentazione del libro di Costantino Di Sante “Criminali del campo di concentramento di Bolzano”, sui delitti compiuti dai nazisti durante la gestione di quel luogo di detenzione. Al laboratorio per le scuole sul tema Gli ebrei italiani dalle leggi antiebraiche alle deportazioni seguirà, nel pomeriggio del 23 gennaio, la proiezione della parte di docufilm “Diaspora, ogni fine è un inizio”, di Marina Piperno e Luigi Faccini, che narra il viaggio in Israele sulle tracce di famiglie ebree in fuga dalle leggi razziali.

Giovedì 24 gennaio un laboratorio seguirà le sorti di grandi musicisti jazz che cercarono di salvare quel genere musicale dalla censura fascista e nazista, molti dei quali furono deportati e uccisi nei campi di sterminio. Nel pomeriggio, l’incontro “Donne nei lager” si soffermerà sulle violenze di ogni tipo cui furono sottoposte le donne deportate con conseguenti gravi patologie fisiche e psichiche per quante riuscirono a tornare.

Nella mattina del 25 gennaio si svolgerà lo spettacolo “La favola di Natale”, un’amara e sottile satira storico-politica di Giovannino Guareschi mentre, nel pomeriggio, sarà affrontato il drammatico tema “Il male inascoltabile? Parlare di Shoah con i bambini”.

Nella giornata di domenica 27 gennaio “Immagini, voci, musica per la memoria” comprenderà letture di brani degli ultimi testimoni sopravvissuti allo sterminio tratte da “Buono sogno sia lo mio. La storia di Lello Di Segni” di Edoardo Gaj e da “La Shoah in me. Memorie di un combattente nel ghetto di Varsavia” di Simcha Rotem. Ancora letture nel pomeriggio con “Costruire la memoria” e concerto dei giovani di Santa Cecilia “Ensamble del Conservatorio di Santa Cecilia diretto da Roberto Galletto”.

Il 28 gennaio lo spettacolo “L’amore in guerra” di Melania Fiore racconterà l’amore e la storia di due donne ai tempi della Germania nazista e, a seguire, sarà presentato il libro “La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei. Luoghi, istituzioni, percorsi (1943-1944)” di Francesca Cavarocchi ed Elena Mazzini. Martedì 29 gennaio in programma due proiezioni: “Memorie. In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte e “1945” di Ferenc Török mentre il 30 gennaio si discuterà di trasmissione e apprendimento della memoria storica nell’incontro “L’evoluzione storica tra ricordi, negazionismo e revisionismo”. Nel pomeriggio, proiezione del documentario “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani” di Pietro Suber.

L’iniziativa “Memorie d’inciampo a Roma: la storia, le vite” e, nel pomeriggio, la tavola rotonda dal titolo “La porta dello spavento supremo. Gli artisti di fronte all’orrore” sono gli appuntamenti previsti giovedì 31 gennaio. A conclusione della settimana, venerdì 1 febbraio, proiezione del documentario “Who will write our history”  di Roberta Grossman, una ricostruzione storica inedita del Ghetto di Varsavia attraverso il racconto di testimoni diretti. E, nel pomeriggio, il ricordo struggente delle “Vittime dimenticate. Disabili, Rom, Omosessuali, Testimoni di Geova e prigionieri di guerra IMI”.

Tutte le iniziative sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Lunedì 21 gennaio 2019

Apertura Settimana della Memoria

ore 10.30 – Presentazione del libro di Lia Levi “Questa sera è già domani”. Gli studenti sono invitati a incontrare Lia Levi, autrice di numerosi romanzi, alla presentazione del suo ultimo lavoro “Questa  sera è già domani”, vincitore del Premio Strega Giovani 2018, e a discutere con lei delle leggi razziali antiebraiche. Introducono l’incontro Anna Balzarro e Nina Quarenghi. Letture di Michela Cesaretti Salvi.

Iniziativa a cura di IRSIFAR per le scuole

ore  17.00 – Nel centenario della nascita di Primo Levi (1919-1987), la Casa della Memoria e della Storia propone l’approfondimento di alcune tematiche care all’autore e la lettura di pagine della sua opera.  Intervento di Raffaella Di Castro, storica della filosofia e studiosa di Primo Levi, dal titolo: “Il gesto della testimonianza. La memoria anti-idolatrica di Primo Levi”.  Letture di  Emanuele Carucci Viterbi. Introduce e coordina Maria Fausta Adriani.

L’iniziativa si  inserisce nella rassegna Calendario civile a cura del Circolo Gianni Bosio  ed è promossa dalle Associazioni della Casa della Memoria e della Storia.

Martedì 22 gennaio 2019

ore 10.00 – Incontro con Lia Tagliacozzo “Le date della memoria”

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma per le scuole superiori

ore 17.00 – Presentazione del libro “Criminali del campo di concentramento di Bolzano” di Costantino Di Sante. Un’inedita documentazione raccolta nell’immediato dopoguerra e proveniente soprattutto dal National Archives di Washington e dall’Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito di Roma, ha fatto emergere nuovi agghiaccianti particolari sulla gestione del campo. Grazie a queste nuove fonti sono state ricostruite le biografie dei principali responsabili dei misfatti avvenuti durante i dodici mesi di funzionamento di uno dei principali luoghi di detenzione nazista nell’Italia occupata. Le informazioni contenute nei fascicoli hanno anche consentito di delineare la struttura organizzativa della polizia nazista nella zona d’operazioni delle Prealpi e permesso di fare luce sulle dinamiche che hanno portato all’arresto e all’omicidio dei principali esponenti della Resistenza bolzanina.

Ne discutono con l’autore gli storici Lucia Ceci e Agostino Bistarelli e il presidente dell’ANED Aldo Pavia.

Iniziativa a cura di IRSIFAR e ANED

Mercoledì 23 gennaio 2019

ore 10.00 – Laboratorio per le scuole “Gli ebrei italiani dalle leggi antiebraiche alle deportazioni”. Ottanta anni fa nell’Italia fascista vennero promulgate le leggi razziali che colpirono duramente la minoranza ebraica fino a condannarla alla deportazione. Sarà affrontato passo dopo passo il percorso che, dalla persecuzione dei diritti, portò alla persecuzione delle vite, attraverso l’analisi di documenti di varia natura. A cura di Nina Quarenghi.

Iniziativa a cura di IRSIFAR  per le scuole

ore  17.00 – Proiezione di “Diaspora, ogni fine è un inizio” (Italia, 2016). Il film racconta il lungo viaggio, durato tre anni, che Marina Piperno, con Luigi Faccini, ha fatto tra Stati Uniti, Israele e Italia, sulle tracce delle famiglie Piperno, Sonnino, Fornari, Bises e Di Segni che, a seguito delle leggi razziali, raggiunsero New York quale approdo salvifico. Un viaggio dai profondi risvolti affettivi nel quale, attraverso le vicende dei parenti ritrovati, si racconta la capacità di coniugare la tradizione ebraica con altre culture; una storia in cui la nostalgia dell’Italia si intreccia con la determinazione a costruire futuro nei luoghi di accoglienza.

Dei sei capitoli di cui è composto il film, verrà proiettato quello riguardante Israele, dal titolo “Il deserto che fiorisce” (colore, durata 60’). Introducono Luigi M. Faccini, regista e Marina Piperno,  produttrice e “cuore pulsante” del film.  Intervento di Giorgia Calò, Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma

Iniziativa a cura di Luigi Monardo Faccini e Marina Piperno

Giovedì 24 gennaio 2019

ore 10.00 – Laboratorio “Le note tragiche del jazz: dalla censura delle leggi razziali ai campi di concentramento”. La musica jazz, amata dal pubblico fin dal suo ingresso in Europa negli anni Venti e osteggiata dalla critica fascista e nazista, subì una pesante censura dopo le leggi razziali del 1938, in quanto considerata musica “negroide e semitica”. In questo laboratorio sarà ripercorsa la sorte di grandi musicisti che cercarono dapprima di salvare il genere musicale, poi la loro stessa vita. Molti di loro furono uccisi nelle camere a gas, proprio dopo avere suonato le loro ultime tragiche note.

Iniziativa a cura di IRSIFAR  per le scuole

ore 17.00 – Incontro “Donne nei lager” Intervengono Marina Pierlorenzi (Vice Presidente – Resp. Donne ANPI Roma), Tina Costa (partigiana),  Aldo Pavia (Presidente Aned Roma, Ambra Laurenzi (presidente Comitato internazionale Ravensbruck). Letture a cura di Gabriella Pandinu, (responsabile Scuola Anpi Roma). L’iniziativa intende dare un contributo alla conoscenza della deportazione delle donne nei campi di sterminio, in cui vissero la perdita dell’identità individuale, il trauma della nudità , la separazione dai figli, le violenze di ogni tipo cui furono sottoposte e il dramma “del ritorno”, che portò molte delle deportate ad isolarsi a ripiegarsi su se stesse, con conseguenti gravi patologie fisiche e psichiche.

Iniziativa a cura di ANED e ANPI

Venerdì 25 gennaio 2019

ore 10.00 – Spettacolo “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi. Musiche di Arturo Coppola e Antonio Pellizza con Franca Isabella Barzizza, narratrice, e Vittorio Capputi, voce. Musiche eseguite dal Quintetto di Fiati “Gianni Rodari” e dal Coro della Cooperativa Sociale “Gea”. L’opera narra di Albertino, figlio di Guareschi, della sua nonnina, del cagnolino Flick, di una lucciola e del loro viaggio verso il campo di concentramento in cui si trova il padre del protagonista. Durante il viaggio si imbattono in funghi parlanti, cornacchie canterine, oggetti animati, angeli e altre strane creature, figure allegoriche protagoniste di un’amara e sottile satira storico-politica.

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma

ore 17.00 – Incontro “Il male inascoltabile? Parlare di Shoah con i bambini”, con Simona De Stasio, psicologa, Lia Tagliacozzo, scrittrice, Barbara Vagnozzi, scrittrice, autrice per Gallucci di “Lev”, Paolo Cesari, Casa Editrice Orecchio Acerbo. Durante l’incontro sarà letto un intervento di Anna Di Segni Coen, maestra della Comunità Ebraica .

Vetrina tematica a cura della Biblioteca Centrale Ragazzi.

Per le insegnanti, su richiesta, sarà possibile ricevere un attestato di partecipazione.

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma

Domenica 27 gennaio 2019

“Immagini, voci, musica per la memoria”

ore 10.00 – “Lello Di Segni, Simcha Rotem. Gli ultimi testimoni”. Letture di brani delle loro testimonianze tratte da “Buono sogno sia lo mio. La storia di Lello Di Segni” di Edoardo Gaj e “La Shoah in me. Memorie di un combattente del ghetto di Varsavia” di Simcha Rotem (Sandro Teti editore, 2014). Lello Di Segni, ultimo testimone della deportazione degli ebrei romani del 16 ottobre 1943 e ultimo testimone del Lager di Varsavia, Simcha Rotem ultimo testimone della rivolta del ghetto di Varsavia. Uno ha vissuto l’eroica rivolta, l’altro ha vissuto la distruzione totale del ghetto. Intervengono Aldo Pavia (ANED), Davide Conti, storico.

Iniziativa a cura di ANED

ore 16.00 – “Costruire la memoria”. Lettura di testimonianze di sopravvissuti ai lager nazisti e concerto dei giovani musicisti dell’Ensemble del Conservatorio di “S.Cecilia” di Roma,  diretto da Roberto Galletto Intervengono Aldo Pavia, Grazia Di Veroli, …

Programma concerto: Johann Sebastian Bach: Sinfonia n.4 BWV 790, Antonin Dvorak: Larghetto op.74, George Frideric Handel: Lascia ch’io pianga, Eugène Bozza: Aria, John Williams: Shindler’s list , Nicola Piovani: La vita è bella, Anì Maamin , Autore ignoto: Bella ciao, Erwin Schulhoff: Allegro moderato, Erwin Schulhoff: Waltz

Iniziativa a cura di ANED

Lunedì 28 gennaio 2019

ore 10.00 – Spettacolo “L’amore in guerra” di Melania Fiore. Amore come donna. Amore come resistenza. Uno spettacolo che in due quadri racconta l’amore e la storia di due donne ai tempi della Germania nazista, due donne molto diverse tra loro, ma unite dallo stesso destino. Le due donne sono Gertrud Stein, pianista ebrea e omosessuale e Matilde Melzner, schizofrenica ricoverata all’Istituto di cura di Eichberg mentre era in vigore il programma di eutanasia sui malati di mente, deciso da Hitler ma messo in pratica da sedicenti psichiatri.

Iniziativa a cura di La Resistenza Delle formiche Teatro Rdf Teatro per le scuole

ore 17.00 – Presentazione libro “La Chiesa fiorentina e il soccorso agli ebrei. Luoghi, istituzioni, percorsi (1943-1944)” di Francesca Cavarocchi ed Elena Mazzini (Viella, 2018). Con le autrici, intervengono il prof. Carlo Felice Casula, Università Roma Tre e la professoressa Emma Fattorini .

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma e ANEI

Martedì  29 gennaio 2019  

ore 10.00 – Proiezione di “Memorie. In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte. (Italia,2014, 77′). Danilo Monte fa un regalo di compleanno per i suoi 30 anni al fratello Roberto: un viaggio in treno nel maggio 2014, da Torino ad Auschwitz.  Riusciranno i due fratelli a capirsi dopo anni di incomprensioni? Viaggio di autoanalisi reciproca totalmente improvvisato salvo che per la scelta del percorso, il film è girato in maniera amatoriale, incentrato su Roberto mentre Danilo resta fuori campo: una voce e un occhio per un film di famiglia, nel senso letterale del termine.

Introducono Rosarita Di Gregorio e Maurizio Carrassi.

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma per le scuole

ore 17.00 – Proiezione di “1945” di Ferenc Török, (Ungheria, 2017, 91’). In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l’altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla. Introduce Massimo  Righetti (Mariposa cinematografica).

Iniziativa a cura delle Associazioni di Casa della Memoria e della Storia

mercoledì  30 gennaio 2019  

ore 10.00 – “L’evoluzione storica tra ricordi, negazionismo e revisionismo”. Intervengono Davide Conti (storico, vice-presidente ANPI), Gianfranco Pagliarulo (direttore della rivista Patria indipendente), Guido Caldiron (scrittore-giornalista), Mario Di Maio (partigiano romano). La libertà e i diritti di cui oggi godiamo derivano dall’impegno militare e civile, dalle sofferenze della dittatura e della guerra. Questa iniziativa vuole spiegare il significato e il valore che assumono nella società odierna la trasmissione e l’apprendimento della memoria storica dell’antifascismo e della Resistenza, e della persecuzione razziale e politica, quali strumenti di costruzione di valori che fondano gli stati democratici. Dopo una breve ricostruzione storica di fatti e di episodi e della nascita di quelle realtà che, come l’ANPI e altre associazioni, sentirono l’esigenza di organizzarsi in strutture deputate alla trasmissione della memoria, si affronterà il tema dello sviluppo e dell’evoluzione proprio della trasmissione della memoria, in relazione  ai fenomeni negazionisti e revisionisti, anche in relazione alla loro diffusione attraverso strumenti tecnologici di supporto.

Iniziativa a cura di ANPI per le scuole

ore 17.00 – Proiezione del documentario “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani” di Pietro Suber (Italia, 2018, 74’). Il film descrive le vicende di italiani, ebrei e non ebrei, durante il periodo che intercorre dalla pubblicazione delle leggi razziali (1938) alla deportazione dall’Italia (1943-1945). A parlare non sono solo i perseguitati, ma anche i persecutori e poi gli altri testimoni, cioè quella stragrande maggioranza di italiani che non aderirono all’applicazione delle leggi razziali, ma neanche si opposero.

Presenta Angelo Sferrazza.

Iniziativa a cura di Casa della Memoria

Giovedì 31 gennaio 2019  

ore 10.00 – Iniziativa “Memorie d’inciampo a Roma: la storia, le vite” con Adachiara Zevi. Intervento di Paolo Fallai, presidente Biblioteche di Roma.

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma e IRSIFAR per le scuole

ore 17.00 – Tavola rotonda “La porta dello spavento supremo. Gli artisti di fronte all’orrore.” con Michele Brescia, storico dell’arte, e Paola Cintoli, autrice de “L’arte nei lager nazisti: memoria, resistenza, sopravvivenza”. Modera Bianca Cimiotta Lami.

Iniziativa a cura di Biblioteche di Roma, FIAP e ANEI

Venerdì 1 febbraio 2019  

ore 10.00 – Proiezione del documentario “Who will write our history”  di Roberta Grossman (USA, 2018, 95’) prodotto da Nancy Spielberg e Roberta Grossman, che presenta una ricostruzione storica inedita del Ghetto di Varsavia attraverso il racconto di testimoni diretti.

iniziativa a cura di Biblioteche di Roma in collaborazione con l’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per le scuole

ore 16.30 – “Vittime dimenticate. Disabili, Rom, Omosessuali, Testimoni di Geova e prigionieri di guerra IMI”. Sulle casacche portavano triangoli neri, marrone, rosa o viola: erano gli internati nei lager nazisti, quelli che appartenevano a categorie troppo spesso dimenticate. Il nazismo tentò di sterminare oltre gli ebrei, i disabili, gli zingari, gli omosessuali, i testimoni di Geova e i prigionieri militari IMI. Oggi li ricordiamo. Partecipano all’incontro: Bianca Cimiotta Lami, Presidente Fiap – Federazione Italiana Associazioni Partigiane; Giorgio Giannini, Presidente Centro Studi Difesa Civile (associazione pacifista-nonviolenta), autore di “Vittime dimenticate”; Annamaria Casavola,  ANEI – Associazione Nazionale ex Internati; Sebastiano F. Secci, Presidente Mario Mieli – Circolo di Cultura Omosessuale; Matteo Schianchi, Scrittore e Ricercatore Università degli Studi Milano-Bicocca.

Interviene Aldo Pavia, Vicepresidente ANED. Sara Modigliani, accompagnata dalla chitarra di Gabriele Modigliani, introduce con un canto dal titolo “La lettera di Chaim”. Chaim, un ragazzo di 14 anni rinchiuso nel campo di sterminio di Pustkòw scrive una lettera ai genitori. Chaim lancia una lettera, scritta in yiddish, oltre il filo spinato del campo; fortunatamente viene raccolta e conservata fino alla liberazione. Chaim fu ucciso nel 1944. La lettera viene raccolta nel volume “Lettere dei condannati a morte della Resistenza Europea”. La trova Ivan de la Mea e la trasforma in una canzone di grande intensità emotiva.

Iniziativa a cura di FIAP e Circolo G. BOSIO

Dal 29 novembre AL 1 FEBBRAIO 2019

La mostra “Don’t kill -1938” di Fabrizio Dusi, ideata appositamente per lo spazio della Casa della Memoria e della Storia di Roma, sviluppa il tema delle leggi razziali emesse dal governo Mussolini nel 1938, evocandolo già a partire da un grande arazzo che riproduce la prima pagina di un giornale dell’epoca.

Grazie al suo titolo cubitale, l’arazzo ci ricorda cosa è successo 80 anni fa in Italia e, nel contempo, sottolinea la divisione tra il prima e il dopo. L’opera prosegue infatti con una serie di scritte in ceramica e neon che passano da positive e colorate, simboli di una vita quotidiana normale, a negative e tutte di colore giallo, simboli invece della discriminazione contro la popolazione di religione ebraica e del suo tragico epilogo avvenuto con la Shoah. La trasposizione delle leggi razziali fasciste del 1938 in una lancinante immagine monumentale esprime un monito, sospeso a mezz’aria, che afferma ed esclude allo stesso tempo diritti quotidiani, offesi dalla discriminazione, scuotendo le coscienze grazie al valore assoluto dell’arte come riscatto di ogni perdita.

Iniziativa a cura di Chiara Gatti  

Info

Casa della Memoria e della Storia

Via San Francesco di Sales, 5 (Trastevere) – Roma

Tel. 060608 – 06 6876543

da lunedì al venerdì 9.30 – 20.00

ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

www.comune.roma.it

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