AG.RF 11.04.2014 (ore 11:36)
(riverflash) – Francesco Campanella, senatore espulso dal MoVimento 5 Stelle, non si è dimesso dal Senato. In effetti si trova a Palazzo Madama perché nelle liste M5S, non perché gli elettori volessero proprio lui. Sarebbe stato onesto dimettersi e che a rappresentare il MoVimento al Senato fosse un’altra persona in grado di portare avanti i programmi. L’obiettivo era mandiamoli a casa tutti, non semplicemente mondiamo a casa Berlusconi.
Adesso Campanella si sta attivando per formare un nuovo gruppo politico con i fuoriusciti M5S, anche loro eletti al Parlamento da chi contestava globalmente il sistema Napolitano. Tra questi elettori c’era anche gente proveniente da destra o da centro che Campanella ha preso in giro imitando Scilipoti. Il senatore nato a Palermo nel 1964, conferma in un’intervista a Repubblica la sua comunanza di vedute con SEL e la sinistra PD in cui traspare la speranza che il sostegno al Senato del Ddl di riforma di Vannino Chiti sia stato il primo passo per un nuovo inizio: “Cominciamo a confermare la vicinanza di visione su alcuni punti fondamentali”. Campanella non vuole anticipare i tempi sull’allenza con SEL e la sinistra PD da parte dei Parlamentari che hanno tradito il mandato conferito loro dagli elettori M5S: “Mi sembra prematuro. Sulla riforma c’è intesa penso che la firmerà anche SEL ma per il resto sono già troppo occupato a definire la convergenza degli ex M5S, mi basta quello”.
Francesco Campanella, tanto per non smentirsi, sputa nel piatto che lo ha portato a Palazzo Madama: “Si stanno dimostrando politicamente inaffidabili”.
Campanella aveva dato i primi segnali di tradimento verso i cittadini votando Pietro Grasso (PD) alla presidenza del Senato, in contrapposizione con le direttive del MoVimento.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..