Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

BUSTRIC tra giocolieri e le pianiste Paola Biondi e Debora Brunialti al Secci di Terni

di Francesco Angellotti (AG.RF 25.11.2019)

(riverflash) –  La Filarmonica Umbra ha trovato occasione per uscire dall’ambiente prettamente musicale, proponendo uno spettacolo che prendeva spunto dal “Piccolo Principe” di Saint Exupery, proponendosi ad un pubblico di bambini che hanno applaudito entusiasti: i “grandi” un po’ più freddamente, ma i giochi da giocolieri erano rivolti sopratutto ai “piccoli”.

   E’ stato veramente artistico il protagonista Bustric, che ha preso spunto dal “Piccolo Principe” scritto da de Saint Exupery, anche se la trama è stata completamente rielaborata.

   I giochi che è riuscito mostrare, di fronte ad un pubblico con gli occhi di fuori, sono stati incredibili perchè per forza reali; in quanto, visti dal vivo, non poteva essere supposto nessun gioco di scena.

   Va però riconosciuto che incentrare l’attenzione allo spettacolo sui fantastici giochi di prestigio, ha allontanato l’attenzione dall’accompagnamento musicale: che avrebbe meritato più attenzione.

   Brani di grandi autori (Ravel, Mozart, Debussy, Bizet) erano l’intervallo a frammenti composti da Aurelio Canonici, che è un giovine nato nel 1965 nato a Genova.

   L’autore si è ispirato alla trama dello spettacolo, componendo brani riferiti specificatamente agli episodi ricostruiti, con un’introduzione ed una conclusione molto brillante, percorrendo il filo di una fiaba che porta all’esaltazione, pur essendo lodevole un insegnamento di fondo.

   L’impostazione di scena non permetteva che riscuotesse un giusto primo piano l’accompagnamento musicale; eppur Paola Biondi e Debora Brunialti sono state un tocco che hanno portato Novità, come giustamente ci si poteva aspettare dalla loro gioventù.

   I suoni del pianoforte, non solo erano trascinanti e tasteggiati con armonia e tempismo ottimi, ma divertente e ambiziosa è stata la nuova forma nel proporre il suono.

   Le due pianiste si scambiavano di posto, mentre una era sui tasti un’altra poteva andare sulle corde interne, gli svelti erano elettrizzanti e le finali dei brani terminavano con un una scorrevolezza sui tasti, che esortava ad una conclusione travolgente.

   Veramente molto brave Paola e Debora, che hanno dato alla rappresentazione un tocco d’entusiasmo, suonando una musica che aveva veramente dei toni brillanti.

   Alla fine lo show man Bustric ha ricordato che è stato compagno di studi di Sergio Secci, a cui è stato dedicato l’impianto ove è stata accolta la sua rappresentazione, in cui si è esibito con emozione: ed in effetti i suoi giochi da giocoliere hanno lasciato tutti sbigottiti.

   Questi diversivi, che arricchiscono da un’impostazione dogmatica, già saranno superati nella prossima rappresentazione dell’ 8 dicembre, in cui il giovane pianista Aristo Sham eseguirà musiche di Debussy, van Beethoven e Chopin; che rappresentano un’aspirazione per Antonio Canonici, che ha dato ottime speranze d’arrivare così in Alto.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*