AG.RF.(MP).05.09.2014
“riverflash” – Non poteva certo passare inosservato il blocco del salario per gli statali e così, per la prima volta nella storia della Repubblica, le forze dell’ordine annunciano battaglia, tramite i loro sindacati. D’accordo con loro è il segretario della Cgil Susanna Camusso che ha affermato ieri: “si chiedono sacrifici sempre alle stesse persone, per non toccare certi interessi che invece, produrrebbero molte risorse”. Anche il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, è sulla stessa lunghezza d’onda e annuncia mobilitazioni in tutta Italia, perché “perché si usano i guanti bianchi per le municipalizzate e la mannaia su dipendenti pubblici”. I sindacati dunque, sono pronti a scendere in piazza a fianco degli statali, sottolineando il fatto che, le ruberie continuano e lasciano il “buco” della spesa pubblica così come è e anche forse ancora di più, visto che negli ultimi mesi, la spesa è cresciuta e i soldi sono stati sottratti ai più poveri. Bonanni ha anche aggiunto che i dipendenti non prendono un soldo da 8 anni e non vengono fatte assunzioni da 15 anni”. Ecco perché viene annunciato uno sciopero dei sindacati di polizia: “ qualora nella legge di stabilità sia previsto il rinnovo del blocco del tetto salariale – hanno spiegato le organizzazioni di categoria – chiederemo le dimissioni di tutti i capi dei vari Corpi e Dipartimenti, civili e militari, e dei relativi ministri poiché non sono stati capaci di rappresentare i sacrifici, la specificità, la professionalità e l’abnegazione del proprio personale. La frattura che si creerebbe in tale scenario sarebbe insanabile; o restano loro oppure tutti quelli chi si sacrificano, ogni giorno e in ogni angolo del Paese e dell’intero mondo per garantire sicurezza e difesa e che per poco più di 1.300 euro al mese sono pronti a sacrificare la propria vita per il Paese”. Nel frattempo, Matteo Renzi, ha fatto sapere che riceverà personalmente gli uomini in divisa ma ha ribadito che non accetterà ricatti: “non è giusto fare uno sciopero per un mancato aumento, quando ci sono milioni di disoccupati”, ha concluso.
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