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Bergamini non si suicidò, indagata per omicidio passionale la ex-fidanzata

(G.M.) – AG.RF 19.11.2019

(riverflash) – Sono passati 30 anni da quel 18 novembre 1989 in cui il corpo del giocatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, appena 27enne, fu trovato privo di vita sulla Strada Statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in Provincia di Cosenza.

All’epoca il decesso sembrava fosse avvenuto per suicidio, in quanto, secondo alcune testimonianze, Bergamini si sarebbe buttato tra le ruote di un camion che l’avrebbe trascinato per circa 60 metri, circostanza che portò, con troppa superficialità all’archiviazione delle indagini, nonostante che l’ipotesi di suicidio non sia mai stata ritenuta credibile (né dai familiari, né dai tifosi, né dai compagni di squadra), considerato come il corpo non presentasse nessuna ferita compatibile con questa versione e non fosse sporco di fango, nonostante la pioggia e le pozzanghere presenti sul luogo dell’incidente… Si pensò che il ragazzo si fosse gettato volontariamente sotto le ruote di un camion basandosi sulle dichiarazioni della ex fidanzata Isabella Internò che era con lui in auto. Accortasi di essere incinta la ragazza chiese al calciatore di essere sposata, ma lui ritenne di uscire d’impaccio pagandole un viaggio a Londra per abortire.

Nato ad Argenta (Fe) il 18 settembre 1962, Bergamini aveva debuttato 20enne nell’Imola in Serie D per poi disputare un successivo biennio al Russi nella medesima Categoria prima di approdare al Cosenza nell’estate ’85, con cui contribuisce alla Promozione in B nel 1988.

Sotto la guida del tecnico Bruno Giorgi, Bergamini debutta nel Torneo Cadetto nel successivo settembre nel pari interno per 0-0 contro il Genoa per poi saltare a causa di un infortunio la seconda parte della stagione che vede la formazione calabrese sfiorare un clamoroso doppio salto di Categoria, riprendendo comunque il suo ruolo di centrocampista titolare all’inizio del successivo Torneo, in cui disputa la sua ultima partita il 12 novembre 1989 nel pari per 1-1 a Monza, a sei giorni dalla tragica morte. 

La ferma volontà dei familiari, soprattutto della sorella Donata, a non credere alla tesi del suicidio hanno portato per due volte alla riapertura delle indagini ed, in occasione della seconda, a seguito della disposizione di riesumazione della salma da parte del GIP di Castrovillari, viene eseguita l’autopsia sui resti dello sfortunato calciatore, da cui emerge che Bergamini sarebbe stato ucciso con una sciarpa e poi gettato sotto il camion, inscenando il suicidio ed il 29 novembre 2017, dopo ulteriori analisi, arriva la conferma dell’omicidio (morte per soffocamento) …

Una prima riabilitazione è arrivata, ma sarà mai fatta giustizia? Nel 2016 dunque l’indagine viene riaperta e la riesumazione del corpo con una nuova autopsia chiarisce che Denis morì per asfissia, forse effettuata con un sacchetto di plastica, prima di essere posizionato sull’asfalto e travolto dal camion.

La sconvolgente verità emersa dall’autopsia apre a tutto un altro scenario.
L’ex fidanzata Isabella Internò diventa così indagata per omicidio insieme all’autista del tir Raffaele Pisano. Di favoreggiamento è invece accusato l’attuale marito della donna, Luciano Conte che all’epoca dei fatti faceva parte della mobile di Palermo.

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