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BENEVENTO – ROMA 0 A 0 – ESPULSO GLIK: LA ROMA IN SUPERIORITA’ NUMERICA NON VA OLTRE IL PAREGGIO

AG.RF.(redazione).22.02.2021

“riverflash” – ieri sera a Benevento ha vinto il catenaccio di Inzaghi, ma non solo quello: a vincere è stata anche la lentezza dei giallorossi, l’imprecisione e la mancanza di grinta e determinazione che ha “fruttato” per la squadra di Fonseca il mancato possibile avvicinamento al Milan, per rimanere nella parte alta della classifica e dimostrare di “esserci”. Ma la storia insegna che quando la Roma è chiamata a fare un salto di qualità, inevitabilmente fallisce, (nonostante fossero in  superiorità numerica) e forse, vista la partita di ieri non è stata la sola a fallire… Come al solito, sotto accusa è finito mister Fonseca , con i suoi cambi tardivi e la difficoltà di “leggere” bene la partita. Per ora dunque, la Roma mantiene il terzo posto in classifica. Nemmeno l’inserimento (tardivo) di Dzeko è servito a scardinare il “muro” costruito da mister Inzaghi, che è uscito dal campo come se avesse vinto: “Siamo stati dei leoni, avevo la sensazione di poter vincere”, ha commentato il mister a fine partita. Con il problema dell’emergenza in difesa, Fonseca ieri ha schierato Fazio e Spinazzola al fianco di Mancini, con Karsdorp e Bruno Peres esterni e la coppia formata da Pellegrini e Mkhitaryan a supporto di Borja Mayoral. I giallorossi hanno iniziato subito bene con il consueto possesso palla prolungato e la squadra di Inzaghi che ha chiuso “magistralmente” tutti gli spazi. L’unica occasione per gli ospiti, arriva al 34′, quando Pellegrini ruba palla sulla trequarti e da fuori area impegna Montipò con una conclusione rasoterra. Poi nella prima parte della gara, non succede più nulla: Borja Mayoral è troppo isolato in avanti, Mkhitaryan non riesce ad entrare nel gioco e sugli esterni (perché è lì che la Roma avrebbe dovuto incidere) Bruno Peres, ieri disastroso e Karsdorp, non riescono a rendersi pericolosi. Il secondo tempo presenta lo stesso andamento del primo, con la Roma padrona del gioco, che non riesce a costruire occasioni da gol. Alla mezz’ora Glik entra in ritardo su Mkhitaryan: Pairetto tira fuori il secondo cartellino giallo per il difensore polacco e il Benevento rimane in dieci. A quel punto Fonseca cambia inserendo Dzeko al posto di Veretout e Pedro e Juan Jesus al posto di Karsdorp e Fazio. La Roma, schierata con una sorta di 4-2-4, prova l’ultimo assalto. Entrano anche El Shaarawy per Mkhitaryan e il match si ravviva subito. Nel finale Pellegrini ha l’occasione giusta, sembrava fatta, ma Caldirola respinge quasi sulla linea. Poi l’ultimo episodio “da incubo” con il rigore assegnato da Pairetto (fallo di Foulon su El Shaarawy) e tolto dal Var (fuorigioco di Pellegrini). Cala il sipario sullo stadio Ciro Vigorito e la Roma torna a casa con un pugno di mosche in mano e tanta delusione. Mister Fonseca ha così commentato a fine partia: “Peccato, siamo stati poco concreti, per noi era una partita difficile, non siamo riusciti a trovare nitide occasioni da gol”. E così Pippo Inzaghi gongola e i giallorossi confezionano il secondo pareggio stagionale a reti bianche.

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