24 Feb 2015
BELLISSIMA, la mostra sulla moda italiana, prosegue fino al 3 maggio 2015
di Sabrina Sciabica (AG.RF 24.02.2015) ore 11:40
(riverflash) – Inaugurata nel mese di dicembre, sta proseguendo con grande riscontro di pubblico la mostra sull’alta moda italiana al MAXXI di via Guido Reni, a Roma. Piace alla gente comune ed è apprezzatissima dagli esperti sia perché racconta un elemento importante della nostra storia e cultura – la moda – sia perché anche un abito può essere una vera e propria opera d’arte.
In una passerella che occupa un’intera galleria, sono posizionati manichini con vestiti originali degli anni ’50 e ‘60, divisi tematicamente in abbigliamento da cocktail, modelli più sfiziosi ed esotici, abiti da gran sera e, nella sezione cinema, creazioni realizzate ad hoc per le più affascinanti dive del tempo – ad esempio uno scintillante abito disegnato da Fausto Sarli negli anni Sessanta per Mina che lo indossò durante il programma Studio Uno.
Il titolo della mostra è un riferimento al film di Luchino Visconti del 1951 poiché il percorso vuole ricostruire l’atmosfera del dopoguerra in Italia, un periodo in cui si dava spazio all’originalità delle idee e ai prodotti artigianali. Al lavoro delle sartorie dell’epoca si deve il riconoscimento del “made in Italy” come marchio di classe, come sinonimo di elegante design e squisita manifattura.
80 abiti in cui l’identità della moda italiana viene ricostruita attraverso modelli di Fendi, Balestra, Gattinoni, Mila Schön e tanti altri marchi, oltre ad antiche sartorie a conduzione familiare, come la Fercioni, attiva già dal 1848 in Toscana, di cui ammiriamo un modello in seta con ricami di paillettes blu. Immancabile il rosso Valentino in uno splendido abitino da cocktail, ed ecco il famoso modello “Pretino” (ispirato alle tuniche cardinalizie) creato dalle Sorelle Fontana, indossato da Ava Gardner e poi ripreso da Anita Ekberg in una scena della Dolce Vita di Fellini.
Tessuti dipinti a mano o decorati con ricami e applicazioni di fettucce, nastri, frange. E, oltre alla sontuosità dell’alta moda, c’è il prête-à-porter: tailleur, completi da giorno, deliziosi cappottini. Vicino ai manichini, opere di Burri, Fontana, Carla Accardi e altri contemporanei richiamano la fantasia delle stoffe e sottolineano le influenze reciproche tra arte e moda.
E ancora splendore nei gioielli di Bulgari insieme a fotografie, filmati, riviste e documenti di quegli anni. Abiti-capolavoro che potrebbero essere indossati ancora oggi, testimonianza di ciò che il resto del mondo ci invidia: la capacità di produrre Bellezza, il gusto e la raffinatezza dello stile italiano. Un’esposizione da non perdere visitabile fino al 3 maggio 2015.