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“BANCAROTTA FRAUDOLENTA E FALSE FATTURAZIONI”: GENITORI DI MATTEO RENZI AGLI ARRESTI DOMICILIARI

AG.RF.(redazione).19.02.2019

“riverflash” – “Bancarotta fraudolenta e false fatturazioni”: è questa l’accusa rivolta dai magistrati ai genitori di Renzi, per aver provocato “dolosamente”, il fallimento di tre cooperative dopo, averne svuotato le casse. Si tratta di aziende collegate a “Eventi 6”, la società di famiglia già finita sotto inchiesta proprio per una gestione superficiale e la sparizione di fondi. Con loro è stato arrestato anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle coop. Tra gli indagati anche l’ex autista del camper per le primarie dell’ex premier. Ora dunque, Tiziano Renzi e Laura Bovoli sono agli arresti domiciliari, a seguito del provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza. La svolta dell’indagine, era arrivata nell’autunno scorso grazie all’esame della documentazione acquisita presso la “Eventi 6” che portava a tre cooperative: “Delivery”, “Europe service Srl” e “Marmodiv”. Queste ultime due, sono state perquisite nei mesi scorsi e il materiale sequestrato – libri contabili, fatture, contratti – avrebbe corroborato l’ipotesi accusatoria convincendo i magistrati e chiedere l’arresto dei coniugi Renzi per il timore di inquinamento delle prove, ma anche per la reiterazione del reato. Il giudice ha quindi ritenuto fondato,  il sospetto secondo cui le cooperative «non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari». Il primo ad indagare su questo “sistema” è stato il pubblico ministero di Cuneo Pier Attilio Stea, che ha provveduto ad accertamenti sulla “Direkta Srl”. Gli atti sono stati poi trasferiti alla Procura di Firenze proprio per i rapporti con la “Eventi 6” e a seguito di ciò, si è deciso di procedere con gli arresti per evitare che lo stesso “modus operandi” venga applicato ulteriormente. Nel capo di imputazione è infatti specificato che «gli indagati cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa che è consistita consistita “nell’ aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte».

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