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Astor Piazzolla: Cuore di Tango, eseguito dal duo Luti/Rovini il 24 novembre a Guardea e il 25 a Terni

AG.RF 23.11.2018

(riverflash) – Senza alcun dubbio Astor Piazzolla ha reinventato il Tango classico, donandogli una nuova linfa vitale e un’espressività moderna e luminosa. Piazzolla fu un musicista che seppe coniugare la “tensione emotiva” del linguaggio del tanghero tradizionale con le nuove sonorità europee di derivazione sperimentale come il jazz e la classica più di “rottura” della metà del ‘900. Ecco perché quando si parla di Astor Piazzolla si parla di Nuevo Tango.

Il Cuore di Tango che sabato 24 novembre a Guardea in sala Consiliare e domenica 25 novembre a Terni al Gazzoli con inizio alle 17.30, è il secondo appuntamento che l’Araba Fenice presenta al pubblico, con un Duo di musicisti a dir poco eccezionali: Endrio Luti alla Fisarmonica e Federico Rovini al pianoforte.

Il Duo Luti/Rovini hanno un’esperienza vasta e un bagagli artistico ricco di concerti in tutta Europa, oltre che in Italia, presenterà un programma completamente dedicato alle opere scritte da Piazzolla dal “Verano Porteno” a “Preparense”, “La Misma Pena”, “S.V.P s’il vous plait” (uno dei primi tanghi scritti da Piazzolla quando soggiornò a Parigi), al celeberrimo “Oblivion” fino al travolgente “Libertango”.

Un concerto che Araba Fenice ha organizzato per i tanti amanti del genere e che è parte di quegli Stili che sono la base dell’attuale 22esima Stagione iniziata domenica scorsa.

Tango dunque.

Discepolin disse che “il Tango è un pensiero triste che si balla”, il grande ballerino argentino Carlos Gavito  citava: “cuando te agarra la locura del Tango”, ovvero, quando ti prende la smania del Tango… È una follia, un bisogno, una necessità. Di più, una febbre, un’ossessione, una desiderio insopprimibile. Ed il Nuevo Tango di Piazzolla si arricchisce ulteriormente. Esso è un incedere di note e ritmi, seducenti e irresistibilmente sexy. Una musica che è pura poesia senza parole, note che sono leggere e implacabili come stillettate date in punta di fioretto, suggestioni di immagini che si fanno suono dove tutto si fonde armonicamente creando un mondo a se stante che riscostruisce e rinnova tutta la malinconica bellezza e il fascino amaro del Tango moderno.

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