di Enzo Capone (AG.RF 22.10.2015) ore 11:05
(riverflash) – Chi di noi non è mai stato affascinato dallo zampillio dell’acqua di una fontana o ipnotizzato dalla quiete di uno specchio d’acqua artificiale. È un luogo comune che la vita provenga dall’acqua e l’essere umano, oltre che per ragioni di tipo biochimico e atavico, ne è indubbiamente attratto per motivi di tipo visivo. Storicamente, il connubio tra architettura e acqua parte da un approccio di tipo funzionale. pensiamo alle prime palafitte , realizzate nella preistoria per difendersi dalle aggressioni, oppure ai maestosi acquedotti, alle cisterne o alle terme realizzate nell’antica Roma. Si passa poi ad un approccio di tipo decorativo. Ne sono espressione le bellissime fontane realizzate in Italia tra il 700 e l’800, vere opere d’arte; per non parlare delle piscine o delle cascate artificiali.
Nei primi anni del 900 il connubio architettura-acqua diventa di tipo concettuale. Ne è la massima espressione la Fallingwater (casa sulla cascata) di Frank Lloyd Wright , dove l’architettura e l’acqua si fondono e la famosa cascata diventa parte integrante dell’architettura.
Oggi l’architettura contemporanea esalta, si riflette, contempla e rispetta l’elemento acqua. Molti sono gli esempi da citare: Tadao Ando, uno dei più importanti architetti contemporanei, nella “ chiesa sull’acqua” (Hokkaido Giappone 1985/1988) realizza una parete interamente trasparente, posta dietro l’altare, per attirare l’attenzione sulla croce solitaria che emerge dallo specchio d’acqua artificiale.
In Italia la massima espressione dell’architettura d’acqua si raggiunge con le opere dell’architetto Renzo Piano, che fa di questo elemento primario il fondamento della propria esistenza. Proprio in questi giorni il museo navale di Pegli-Genova ospita una mostra dedicata ai progetti d’acqua firmati dal maestro Renzo Piano. In esposizione pannelli e plastici, dall’aeroporto di Kansai in Giappone (1988/1994) fino al progetto per la nuova torre dei piloti a Genova . La mostra è articolata in quattro grandi spazi, dove si possono ammirare modelli in scala, disegni, foto, grafici e video che spiegano il significato della relazione tra i progetti di Renzo Piano e l’elemento acqua. (nella foto il Museo sull’Acqua di Oslo)
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