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APERTURA SCUOLE: L’INCOGNITA

AG.RF.(redazione).01.09.2020

“riverflash” – Il prossimo 14 settembre dovrebbero riaprire le scuole ma la confusione regna sovrana. Alcune regioni stanno pensando di posticipare la data d’inizio: Il Friuli ha già deliberato il via per il 16 settembre, la Sardegna il 22 settembre e la Puglia il 24. Ora, coi contagi in risalita, il fronte è ancora più diviso. La Calabria ha deciso ai primi di agosto: si parte il 24 setttembre. Una tentazione che sta prendendo piede anche in Campania, Abruzzo e Basilicata.

Ma non è solo questo che genera confusione: le Regioni stanno presentando le loro richieste sulle linee guida sul trasporto pubblico per tutti coloro che lo utilizzeranno per recarsi a scuola. Vengono richiesti fondi volti a finanziare i servizi aggiuntivi per coprire il residuo 20% che rimarrebbe scoperto se la capienza dei mezzi verrà consentita solo fino all’80%. Se, infatti, si va verso una deroga al distanziamento a bordo dei mezzi di trasporto, considerata la limitata permanenza temporale sui mezzi da parte dei viaggiatori, fino a una capienza dell’80% (a patto che vengano garantite adeguate misure di contenimento dei rischi di contagio come mascherina obbligatoria, sanificazione degli ambienti e adeguato ricambio d’aria), le Regioni chiedono certezze sulle risorse.

Altri fondi, secondo i governatori, sono necessari per finanziare i servizi aggiuntivi volti a coprire il residuo 20%. Si tratterebbe di alcune centinaia di milioni di euro. Altra richiesta sul tavolo sarebbe quella di norme applicabili a tutto il trasporto pubblico locale, compreso quello ferroviario.

La seduta straordinaria della Conferenza Unificata è stata convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, presente anche la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e in collegamento i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Istruzione Lucia Azzolina. Partecipano i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, di Anci e Upi.

Nel frattempo, arriva dall’Oms la notizia che non sarà necessario utilizzare le mascherine in classe, a patto che venga rispettata la distanza di almeno un metro.

ECCO LE LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

“A settembre si torna a scuola in presenza e in sicurezza” lo ha detto oggi la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, presentando le Linee guida per la ripresa insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il testo ha avuto il via libera, questo pomeriggio, anche da parte delle Regioni e degli Enti locali, è immediatamente operativo e verrà ora diramato alle istituzioni scolastiche.

“Le Linee guida sono il frutto di un lungo confronto e di una condivisione con gli attori del mondo della scuola, comprese famiglie e studenti, con le Regioni, gli Enti locali, e ci consentono di fare un lavoro che non guarda solo alla riapertura, ma anche al futuro della scuola. Abbiamo le risorse economiche, gli strumenti, possiamo far sì che la ripartenza sia anche volano di innovazione”, ha aggiunto la Ministra.

“Stiamo dando soluzioni chiare, ma flessibili: ogni scuola è strutturalmente diversa dall’altra, dobbiamo tenerne conto”, ha detto ancora Azzolina. Confermato, durante la conferenza stampa, un miliardo in più per la ripartenza, che consentirà, fra l’altro, di avere un maggiore organico per evitare classi sovraffollate. “Saremo in grado di avere fra docenti e personale ATA 50mila persone in più”, ha anticipato la Ministra.

Una cabina di regia nazionale con compiti di coordinamento e tavoli regionali, insediati presso gli Uffici territoriali del Ministero dell’Istruzione, guideranno le scuole verso la ripresa. Ai gruppi di lavoro parteciperanno i rappresentanti degli Enti locali. Una governance pensata per affiancare i dirigenti scolastici e facilitare le risposte alle loro esigenze. La Ministra Azzolina a partire dalla prossima settimana andrà nelle diverse regioni per partecipare ai tavoli e monitorare l’andamento dei lavori.

Le date di riapertura
Dal primo settembre le scuole riapriranno per il recupero degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza alla fine dell’anno scolastico appena concluso e di tutti gli alunni che i docenti vorranno far partecipare in base alle esigenze della loro classe. Dal 14 settembre cominceranno le lezioni.

Scuole igienizzate e in sicurezza
Le scuole saranno pulite costantemente e ci saranno prodotti igienizzanti, saponi e tutto quanto servirà per assicurare la sicurezza di alunne e alunni e del personale. Per questo scopo sono già stati erogati alle istituzioni scolastiche 331 milioni che potranno essere utilizzati anche per piccoli interventi di manutenzione e arredi innovativi.

Più spazi per la scuola
La scuola che inizierà settembre, per rispettare il distanziamento previsto ad oggi dal Comitato tecnico-scientifico (1 metro di distanza fra le “rime buccali degli alunni”), avrà bisogno di più spazi. Il Ministero ha messo a punto in queste settimane un ‘cruscotto’, un sistema informatico che incrocia i dati relativi a aule, laboratori, palestre disponibili con il dato delle studentesse e degli studenti e la distanza da tenere. Questo strumento consentirà di individuare, comune per comune, scuola per scuola, le priorità di intervento e gli alunni a cui sarà necessario trovare nuovi spazi in collaborazione con gli Enti locali. Uno strumento rapido per poter agire chirurgicamente sulle situazioni più complesse. Secondo i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica ci sono poi circa 3mila edifici scolastici dismessi che possono essere recuperati. Si useranno anche spazi esterni, attraverso patti con il territorio, per una didattica che possa svolgersi anche nei musei, negli archivi storici, nei teatri, nei parchi.

Più didattica laboratoriale e flessibilità
Le linee guida sollecitano una didattica meno frontale e più laboratoriale, in piccoli gruppi e non necessariamente in classe, ma anche in spazi diversi per coniugare la necessità di distanziamento con l’innovazione. Sarà favorito l’acquisto di nuovi arredi, come i banchi singoli di nuova generazione che consentono una didattica più collaborativa. La didattica digitale potrà essere integrata con quella in presenza ma solo in via complementare nella scuola secondaria di II grado.

Priorità a infanzia e alunni con disabilità
Nel lavoro che sarà fatto dalle scuole e ai tavoli regionali massima priorità sarà data ai più piccoli, che più di tutti hanno sofferta la chiusura della scuola in questi mesi e agli alunni con disabilità.

Formazione del personale e informazione
Il personale sarà formato sui temi della sicurezza e anche sulle nuove tecnologie per non disperdere il lavoro fatto durante la chiusura delle scuole per l’emergenza. Ci sarà una campagna informativa sui comportamenti responsabili da tenere che coinvolgerà anche genitori e studenti.

Il Comitato tecnico-scientifico
Le indicazioni su distanziamento, mascherine, misure di igiene sono contenute nei documenti elaborati dal Comitato Tecnico-Scientifico allegati alle Linee guida per le scuole. I documenti saranno aggiornati periodicamente. Il Comitato si è già riservato la possibilità di rivalutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina, sulla base dei dati del contagio che via via emergeranno.

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