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Ana e l’arte del Macramè “Rivalutiamo l’artigianato in un mondo che non ci aiuta a stare bene”

di Simona Boenzi (AG.RF 10.10.2020)

(riverflash) – Si chiama Ana Gelardini, ha 31 anni, una laurea in odontoiatria conseguita in Venezuela. Attualmente vive a Genzano di Roma e mentre racconta come è nata la sua passione per questa bellissima arte manuale del filo, ottenuta con una consequenziale composizione di nodi, mostra i suoi lavori. Orecchini, ciondoli, collane, in un susseguirsi di vivaci colori che ricordano la bellezza della sua Terra. “Mi sono laureata in Venezuela nel 2012 – racconta Ana – nel mio Paese la vita è dura da morire , ho studiato grazie alla mia famiglia ma i problemi escono quando devi trovarti un lavoro. Fortunatamente non mi sono mai scoraggiata, al contrario, sin da bambina ammiravo i ragazzi più grandi che la sera sulla spiaggia vendevano questi bellissimi monili colorati e mi piaceva tanto fermarmi a guardare. Per caso proprio all’università conobbi tanti anni dopo un ragazzo che studiava e nel frattempo faceva queste creazioni per poi venderle agli amici e agli studenti. Fu amore a prima vista vederlo annodare tutti quei fili e gli chiesi di insegnarmi. Mi fece vedere il nodo di base ( per chi non sapesse cosa è il Macramè, ricorderà i braccialetti in stoffa con le fantasie “a spina di pesce “ oppure a righe diagonali n.d.r.). In seguito ho subito cercato su internet i tutorial e, con molto impegno e tanta esercitazione, ho cominciato a riprodurre prima, ad inventare motivi poi”. Ana è ora in Italia, in attesa che la sua laurea venga riconosciuta e tradotta. Lei spiega che anche qui non ha smesso un attimo di lavorare le sue creazioni e trascorre molto tempo nella sua stanza che è stata trasformata in un piccolo laboratorio. “ Ho aperto una pagina Instagram – prosegue – una pagina su Etsy e su Facebook, solo chi fa lavori artigianali però può capire che non è facile vendere on line e per fare mostre ed esposizioni servono soldi. Io non mi scoraggio, ho iniziato da poco con la pubblicazione dei miei lavori e se sono arrivata a realizzare questo grande desiderio, voglio andare avanti. La manualità è un’arte ma è anche una forma di meditazione. Mi aiuta nei momenti in cui ho nostalgia del mio Paese, mi basta vedere quei colori, quei filati ed è lì che inizio ad assemblarli, mischiando l’azzurro del mare, il giallo del nostro sole e le mani vanno da sole. Quello che mi sento di dire è che grazie a questo piccolo mondo che mi circonda, mi sento protetta, vado avanti e vorrei che la manualità venisse veramente apprezzata di più e sfruttata di meno”.

Per chi volesse contattare Ana Geraldini qui trova le info : Instagram : @tsartbongu.jewelry Facebook: tsartbongu Etsy : tsartbongu

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