Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

ALCHEMICA RINASCENZA: è ancora un enigma SANDRO BOTTICELLI?

di Francesco Angellotti (AG.RF 17.09.2019)

(riverflash) – Testo affascinante proposto nella Relazione presso la BCT a Terni, esposto dal prof. Paolo Chiatti, che svolge da anni interessantissimi incontri culturali.

   “Alchemica Rinascenza” : curioso, il titolo si presta a varie interpretazioni. Eppure l’analisi non prendeva in considerazione niente di alchemico, secondo formule strane.

   Infatti è stata importante l’introduzione, che ha spiegato quanto, dietro a facilitazioni folkloristiche, ci sia di serio e profondo nella trattazione alchemica: traendo debiti rapporti dall’etimologia che affonda radici nel greco, latino, lingue orientali.

   Ma dopo delucidazioni preparatorie, il tema è stato incentrato su Sandro Botticelli (1445 – 1510), che è stato uno dei più importanti pittori nel secolo più importante nell’Arte; son stati definiti ironicamente i suoi metri come “enigmatici”, per quel che ha svolto col suo studio.

   Tu dici: Botticelli; cosa viene a mente? “La Primavera”, eseguita in tempera su tavolo.

   L’analisi dell’enorme dipinto è stata lunga e dettagliata, non solo nei particolari stilistici, ma anche in quelli tecnici. Per esempio, le statue nel ‘300 erano sopratutto di carattere funerario per accogliere il corpo nelle Tombe; invece nel ‘400 erano personaggi in azione, o al limite ambienti naturali; in questo cambio di stato emotivo, venivano riprodotti quadri dalle abituali dimensioni molto rimpiccolite rispetto al naturale; se non busti o volti. Sandro Botticelli, che volle dar lustro a dipinti grandissimi, dovette unire diverse tele per realizzarne una sola; e la divisione dei limiti è stata abilmente camuffata dal colore.

   Come l’Opera presa in esame successivamente, la “Nascita di Venere”, in tempera di tela; era tema ricorrente in tutto il ‘400, sempre raffigurata con abiti trasparenti, che velavano il suo corpo di Donna, pur messo in bella evidenza. Botticelli supera questa formalità, e presenta Venere tutta nuda; questo perchè segue l’Etica Greca che sancisce che l’Assoluto può essere raggiunto solo rispettando i 3 principi essenziali (Bellezza, Bontà, Giustizia); quindi la Dea non può essere velata da accessori, perchè è Sublime, oltrepassando il Materiale ed elevandosi al Supremo, uscendo da una Conchiglia che è il simbolo della Purezza.

   Volendo ammirare queste Opere così splendide, basta andare a Firenze alla Galleria degli Uffizi, ove son disposte vicine, ma staccate. Invece, quando furono ordinate da Lorenzo di Piero de’ Medici (le cui estrazioni nobili erano acquisite perchè la famiglia fece fortuna con le Banche), gli fu chiaro che autorità ed egemonia potevano essere mantenute solo attraverso l’Arte; e dispose i 2 quadri affianco, perchè formulavano assieme un discorso che creava una nuova situazione dell’Uomo. Passava attraverso il Buio del Male, ma cercando il chiaro della luce arriva al Bene che può portare alla Catarsi; ma questa Purificazione può non essere stabile, in quanto il processo è rotatorio e non ha mai fine. L’elevazione dell’Uomo viene rappresentata dal suo sforzo di raggiungere uno Stato di Pace; non in senso Materiale ma Metafisico, e così Sandro Botticelli esprime la sua Filosofia che possiamo identificarla in Venere nuda che esce dall’acqua da una conchiglia.

   Quindi i Valori che si evolvono rappresentano un ciclo, rifacendosi al “continuo divenire”.

   I discorsi non espressi, ma sottintesi, sono il messaggio che l’Artista lancia al Mondo, inseriti nell’Opera che era stata commissionata. Questa era una caratteristica comune a quasi tutti gli Autori del Rinascimento, che inserivano figure e personaggi attraverso i quali alludevano, o anche denunciavano; se venivano scoperti non erano ben accolti, e raccontammo di Caravaggio quando dipinse “La Morte di Santa Lucia” a Siracusa; ma era un eclettico che volentieri derideva chi lo aveva scelto, sapendo di perderci la somma pattuita. Ma a parte Caravaggio (1571 – 1610), che era un personaggio Unico e Contraddittorio a quell’Epoca, i  sottintesi indotti da tanti Artisti non venivano afferrati, e guardando attentamente, le Teorie venivano mostrate.

   Essenziale in ogni quadro il discorso sul soggetto, disposizione, colori,contrasti, proporzioni,dimensioni,accostamenti,  armonia, tutte le caratteristiche che componevano ogni Tela. Bellissimo scoprire che in Botticelli, come nei più grandi rinascimentali, tutte le figure seguivano principi geometrici; si possono tracciare linee rette e si formano triangoli regolari unendo personaggi o significati che hanno un collegamento; quindi il discorso unisce i punti che devono avere un significato, formulando i dipinti come esecuzioni matematiche.

   Sapeste quante particolarità ha definito il prof: Chiatti illustrando le Tele, in cui è dettagliato il senso che, se pur valido quello estetico, passa in secondo piano rispetto  alle Teorie Espresse.

     Se ci mettiamo vicino il dipinto di “Pallade ed il Centauro”, forse esposto affianco agli altri 2 da Lorenzo di Piero de’ Medici, allora il discorso si approfondisce nel suo significato, per maggiori dati da valutare. Ma non andiamo troppo oltre, la disposizione di “Pallade ed il Centauro” è solo supposta sia stata affianco agli altri 2 Capolavori, meglio non esagerare nelle valutazioni, che potrebbero arrivare ad esagerare le teorie.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*