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AFFOLLAMENTO DEI PRONTO SOCCORSO E PATOLOGIE CRONICHE, FIMMG: “URGE ACCELERAZIONE SU SOLUZIONI STRUTTURALI E DI SISTEMA

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AG.RF.(MP).14.01.2015

“riverflash” – “In questi giorni, pur in presenza di pochi casi di influenza, con un tempo mite,assistiamo ad un affollamento delle strutture di Pronto Soccorso, e un’elevata affluenza nelle strutture della medicina generale, dagli studi dei singoli medici, agli ambulatori aperti il Sabato e la Domenica che solo nei fine settimana e nelle feste hanno registrato in dodici mesi di attività circa 50.000 accessi.

Senza polemica alcuna riteniamo che piu’ che limitarci ad elencare i problemi, sia necessario concentrarsi sulle soluzioni. Soluzioni che davanti ad un complesso problema strutturale del nostro servizio sanitario, non possono che essere di sistema. E debbono vedere allo stesso tavolo le Istituzioni e le rappresentanze di tutte le categorie, perché non possono dare a problemi complessi risposte semplicistiche o di parte.

La Fimmg Lazio, da tempo ha intrapreso un percorso di collaborazione con i colleghi ospedalieri, cercando di semplificare, con progetti comuni, il percorso di salute dei cittadini del Lazio, soprattutto, per ora, in Oncologia, dove recentemente è stato siglato un protocollo sperimentale con l’IFO che consente entro 5 giorni di avere una visita nel caso di sospetto di patologia oncologica dell’apparato digerente o della pelle.

Prima di parlare di contratti, bisogna parlare del servizio che si vuole dare ai cittadini, bisogna dare risposte certe a chi oggi, purtroppo, deve aspettare mesi per un a visita o stazionare per giorni in barella. I problemi del Lazio sono da sempre l’assistenza domiciliare, le liste di attesa, la disomogenea distribuzione di posti letto tra Roma e le province, e la difficoltà di ripensare un sistema che veda alla base, prima dei contratti dei medici,l’idea ed il progetto di servizio da rendere ai cittadini.

Le enormi professionalità sanitarie ed i centri di eccellenza di cui disponiamo sono spesso penalizzate da un eccesso di burocratizzazione e da carenze organizzative, riteniamo che la semplificazione amministrativa e un approccio innovativo ai problemi possa, aldilà delle soluzioni proposte da singoli, dare quel colpo di reni di cui una Regione come il Lazio, oramai al decimo anno di commissariamento, ha un immediato ed estremo bisogno.

Siamo disponibili, come sempre,a ragionare sul miglioramento e l’innovazione del servizi ed a dare il nostro contributo all’ Istituzione fornendo le nostre proposte che vanno da un miglioramento dei rapporti tra Ospedale e Territorio, attraverso il dialogo ed alla collaborazione tra i professionisti, alla semplificazione dei percorsi di salute per persone che non possono aspettare mesi per una visita, alla effettiva applicazione dell’Accordo Regionale che stenta a decollare soprattutto per la gestione delle patologie croniche”.

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