AG.RF. 08.05.2015 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – La Camera e il Senato, hanno approvato la delibera che blocca il pagamento dei vitalizi agli ex deputati, condannati per reati gravi. Ma non è stata una decisione facile: FI, Movimento 5Stelle, Gal e Area popolare si sono dimostrati contrari, astenendosi, votando contro, o addirittura lasciando l’aula; hanno votato a favore invece, Pd, Sel, Sc, FdI e Lega. A chi verrà tolto il vitalizio? A chi è stato condannato definitivamente a pene superiori a due anni di reclusione, mentre non verranno sospesi nel caso in cui il deputato condannato riceva la riabilitazione: in quel caso, dopo che egli la avrà comunicata alla Camera, i vitalizi verranno corrisposti nuovamente dalla data della presentazione della domanda legittimamente presentata e accolta. La deliberà entrerà in vigore entro 60 giorni e comporta il diritto alla restituzione in una unica soluzione dei contributi già pagati dal parlamentare, decurtati da quanto da lui già percepito come vitalizio.
Non è d’accordo con il provvedimento, Cesare Mirabelli, ex presidente della Consulta: “togliere la pensione a un condannato equivale a infiggergli una sorta di pena accessoria, e le pene accessorie possono essere stabilite solo per legge. Per questo la Corte costituzionale potrebbe chiedere una legge al riguardo”. Particolare dissenso invece, è stato esternato dal Movimento 5Stelle che ha parlato di “Delibera che salva determinati politici e ne prende di mira altri: è solo una farsa, che salva la stragrande maggioranza dei politici condannati, tutti i loro amici di tangentopoli, e colpisce solo una piccola cerchia.
Ancora una volta la casta si è autoassolta e continuerà a godere di vitalizi pagati dai cittadini italiani” ed hanno quindi deciso di abbandonare l’aula, poiché non sono state accettate proposte al testo “che sembra studiato scientificamente per salvare determinati politici e colpire alcuni capri espiatori che non servono più”. Infine, il presidente del Senato Carlo Grasso, ha parlato di “segnale forte, significativo e concreto, che verrà apprezzato dai cittadini….”.
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