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A CAPANNELLE LA DOMENICA MAGICA DEL DERBY DI GALOPPO

(***) AG.RF 19.05.2019

(riverflash) – Si corre una sola volta nella vita il Derby, che premia il cavallo di 3 anni più completo apparso in pista in Italia. Fino al 2007 la distanza era 2400 metri, quella classica di ogni Derby, poi si è scelto di accorciare per seguire la moda di produrre miler da doppio chilometro, sul tipo di Brigadier Gerard. Per cui, dal 2008 il Derby di Capannelle viene disputato sui 2200 metri e a vincere fu Cima de Triomphe. Le vittorie delle femmine sono davvero rare e l’ultima è avvenuta nel 1936 con Archidamia, cavalla della Razza del Soldo, emanazione ippica della famiglia Crespi, allora proprietaria del Corriere della Sera. Nel 2015 la scuderia Effevi presentò Goldstream e Sound of Freedom, che giunsero nell’ordine con la femmina seconda. Quest’anno Felice Villa, proprietario della scuderia Effevi, riprova a rompere il tabù Archidamia presentando l’imbattuta Call Me Love, favorita al betting rispetto ad Agente Segreto, vincitore del Filiberto con i colori verde-rosa della scuderia Incolinx.  Vincitori della passata edizione i Dioscuri oggi presentano Keep On Fly, che si è tolto l’etichetta di maiden vincendo per dispersione. Alduino e Stefano Botti presentano anche Mission Boy, secondo nel Parioli e Atom Hearth Mother, vincitore a 2 anni del Berardelli ma deludente al rientro il 28 aprile. La nota estera è rappresentata dall’altra femmina in campo, Irish Girl che ha vinto in autunno a San Siro.

Domenica 19 maggio non sarà solo Derby. La ricchissima giornata vedrà in programma ben 10 corse, tra le quali spiccano tre pattern che impreziosiranno il resto del pomeriggio di Capannelle. Il maggiore per importanza è sicuramente il Premio Presidente della Repubblica Università Campus Bio-Medico di Roma, corsa di Gruppo II sui 1800 metri della pista grande per cavalli dai 4 anni in su. Favorito Stormy Antarctic, che il 14 aprile ha vinto un gruppo 3 in Germania, a Dusseldorf, mentre su Anda Muchacho, vincitore a ottobre del Premio Di Capua pesa l’incognita del rientro.

Madrina di questo straordinario Derby Day sarà Gina Lollobrigida, indimenticabile protagonista del cinema internazionale negli anni ’50 e ’60 ma anche artista a tutto tondo grazie alle sue performance nel mondo della fotografia e della scultura. La leggendaria Lollo premierà il vincitore proprio del Premio Presidente della Repubblica Campus Bio-Medico di Roma, una delle corse più attese della giornata.

In apertura di convegno il premio Carlo D’Alessio che ricorda un gigante del turf mondiale, capace di vincere (Bolkonski e Wollow) per due volte consecutive le 2000 Ghinee inglesi a Newmarket. È un gruppo tre sui 2400 metri selettivi che porta dritto al successivo Gran Premio di Milano. O’Juke, vincitore del St.Leger, è il miglior fondista italiano, Henry Mouth è il secondo del Derby 2018, Azzurro Cobalto è stato battuto da Presley nel milanese Circo Massimo. Sorpresa di quota Assiro, battuto da Presley nell’Ambrosiano ma capace di galoppare con efficacia sul fango e a Roma c’è fango.

Il premio Alessandro Perrone, non soltanto grande imprenditore e direttore di un giornale come il Messaggero, ma ippico doc in assoluto. Primo importante appuntamento per i cavalli di due anni, femmine in questo caso, sulla distanza ovviamente breve dei 1100 metri in pista dritta. Agostino Affé presenta Frequent Flyer, vittoriosa al debutto lasciando a quasi 3 lunghezze la stimata Adelinda. L’imbattuta Visayas ha iniziato nelle categorie modeste, ma ha vinto in bello stile. Fazio ha scelto Cristian Demuro per Aisa Dream, indicando di preferirla alla compagna Can Be Fatal.

Subito dopo il Derby c’è il Tudini (Gruppo 3)  che ricorda una famiglia che per tre generazioni ha solcato mirabilmente l’oceano del turf, che è riservato ai velocisti sui 1200 della pista dritta. Un primo importante trampolino per spiccare il volo verso la controprova estera, il Prix de l’Abbaye de Longchamp nel giorno dell’Arc de Triomphe. Il terreno pesante dovrebbe favorire Charline Royale, che ha chiuso il 2018 aggiudicandosi il Premio Aloisi, ma occhio a Zapel che parte all’interno di tutti grazie al numero 1 di steccato. The Conqueror è il nome nuovo tra i velocisti d’élite in Italia mentre il nome vecchio è Pensierieparole, due volte secondo nel Tudini, ma in fase calante della carriera. Suscita curiosità Foot of King, che dopo aver fallito sul miglio del Parioli torna a galoppare in pista dritta.

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