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A Capannelle il ROMA CHAMPIONS DAY: Lydia Tesio, Premio Roma, Berardelli, Ribot e Aloisi

AG.RF 03.11.2019

(riverflash) – Tutto in un giorno o quasi. L’autunno del galoppo romano condensato in una giornata. Avviene in tutto il mondo ippico raggruppare eventi che avrebbero tenuto viva l’attenzione in un mese di corse e non rischiare, ad esempio, una giornata di maltempo. Fino al 2017 il GP Roma e il Lydia Tesio erano pattern di gruppo 1 e si disputavano a distanza di 2 settimane. Da anni, invece, l’Abbaye de Longchamp e il Moulin di Longchamp fanno da valletti all’Arc de Trimphe. Altri esempi di pattern condensate sono quelle della Melbourne Cup, della Gold Cup di Meydan in Dubai, le giornate della Japan Cup o quella di Hong Kong.

Il Roma Champions Day. è l’ultimo summit importante di galoppo europeo dell’anno, giusto poco prima o nello stesso momento in cui gli sguardi e la attenzione del mondo del galoppo mondiale si spostano verso le Breeder’s, verso la Melbourne Cup e poco dopo la Japan Cup, prima della conclusione dell’anno ad Hong Kong.

Il Premio Roma, oggi di gruppo due, ma con rating nei tre anni di 112,50, quindi a metà strada con il valore di gruppo uno, è il grande momento di selezione della giornata sui 2000 metri, confronto intergenerazionale con storia secolare piena di grandissimi nomi, alcuni dei quali hanno scritto pagine memorabile. Dedalo fu il primo nel 1911, lo vinsero Hollebeck la madre di Ortello, Worden, grande stallone, fu il primo ospite a siglarlo, trionfò Tissot come la eroina Orsa Maggiore mentre Welsh Guide fu il primo sui 2000, seguito dai bei nomi di Sikeston, Misil, Soldier Hollow, Cherry Mix, Pressing e da ultimo Va Bank. Iniziato come prova per fondisti sui 2800, adesso si è accorciato al doppio chilometro seguendo il trend internazionale, dove solo l’Arc de Triomphe regge sulla distanza dei 2400 metri.

Il Premio Roma 2019 vedrà in campo cinque protagonisti di assoluto lignaggio a cominciare dall’ospite favorito Skalleti, fresco laureato di Dollar a Parigi (come hanno fatto tanti vincitori di Roma negli ultimi 20 anni). Skalleti, purtroppo, è un castrone che non entrerà nella storia della selezione. Contro l’allievo di Reyner proveranno due tre anni in grande forma ovvero Thunderman e Frozen Juke (quarto nel Derby italiano), alfieri della generazione sulla distanza mentre gli anziani italiani saranno Presley, già nel marcatore del Roma, e Time To Choose puntuale con l’appuntamento in pattern.

Il Lydia Tesio andrà in scena come quinta corsa alle 16,10 e sarà spettacolo con le sue dieci protagoniste ovviamente in rosa, tutte femmine. Il new deal di Capannelle è avvalorato dalla presenza di ben sette ospiti sulle dieci in corsa, ottima notizia che significa un ritrovato interesse verso le nostre corse. Le nostre, le migliori possibili, saranno Call Me Love, Elisa Again e Romance D’Amour. Saranno sfidate da un gruppo di competitive cavalle: Bint al Nar, Lanana, Moonoon, Sword Peinture, Waintingfortheday molto attesa, Wish You Well e Zillione Sun. Sarà certamente grande spettacolo. Come nelle altre corse perché avremo altre tre pattern e una listed.

Nel Ribot che apre la giornata i primi tre del Parioli (Out Time fresco anche di Di Capua) Mission Boy e Pensiero d’Amore saranno pronti alla sfida con il tedesco dal buon rating Kronprinz ma in campo ecco anche il terzo del Vittadini, Fulminix, e soprattutto il runner up dello scorso anno Villabate pesantista perfetto.

I due anni avranno a disposizione il Berardelli sui 1800 metri come detto e la risposta è davvero notevole, saranno in 11 e nel vincitore scopriremo un futuro tre anni di punta come sempre. Una volta il Berardelli era sui 1600 metri e si chiamava Tevere, preceduto dal Rumon che era per gli Etruschi il nome del Tevere. Giustissimo ricordare Guido Berardelli, proprietario e presidente dell’Unire, ma l’ippica è fatta anche di tradizioni e non si può cancellare la storia ogni volta che vogliamo ricordare un big del turf.

I flyer termineranno la stagione internazionale nell’Alosi ed anche in questo caso spettacolo assicurato da dieci nelle gabbie tra i quali un ospite già noto come Zargun che sfiderà ancora i nostri dai titoli in regola: Buonasera che ha vinto il Tudini, Pensierieparole che vinse a suo tempo il Chiusura, The Conqueror forse il più atteso, Trust You titolato in pattern anche lui, ma sono velocissimi anche gli altri del campo.

Grande spettacolo e con ospiti anche nel Divino Amore, solo due anni sui brevi 1000 metri, saranno in 11 e c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Un gran pomeriggio che avrà come protagonisti anche i gentlemen e che si concluderà con la tris, il premio Livermore, una tradizione nel giorno del Lydia Tesio perché il nome della famiglia Livermore per tre generazioni è stato unito a quella del casa Tesio nel più straordinario progetto culturale ippico di tutti i tempi: creare solo Campioni. Peccato che oggi a Capannelle non sia presente la giubba bianca, con croce di Sant’Andrea Rossa.

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