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A BRUXELLES JACQUES ROGGE, PRESIDENTE DEL CIO, HA INCONTRATO LA STAMPA

(riverflash) – L’ottavo presidente del Comitato Olimpico Internazionale, il dott. Jacques Rogge ha le carte in regola per guidare la più grande organizzazione mondiale che guida lo sport.

Membro del International Olympic Committee dal 1991, Rogge ha diretto il consiglio Esecutivo dal 1998. Con un passato da Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Belga conosce le esigenze interne ed esterne degli atleti avendo lavorato come Capo di Missione per il Belgio ai giochi invernali di Innsbruck del 1976 e di Calgary nel 1988, e a quelli estivi di Mosca nel 1980, Los Angeles nel 1984, e Seoul nel 1998.

Jacques Rogge è stato anche atleta olimpico (gareggiando nella vela a Città del Messico 1968, a Monaco di Baviera 1972, e a Montreal 1976)  e giocatore della squadra nazionale belga di rugby. Rogge prese in mano il governo dello sport dopo le vicende di Salt Lake City e l’ha guidato con equilibrio negli ultimi 12 anni.

L’introduzione dei Giochi Olimpici Giovanili, l’aver portato i giochi Olimpici in Sud America aver creato un più etico e trasparente CIO ed aver tenuto gli atleti al centro dei giochi saranno ricordati come i più grandi lasciti di Rogge.

Alla recente celebrazione per il centenario dell’Associazione Stampa degli sport belga (sportspress.be) Rogge ha parlato del suo amore per lo sport è dei suoi rapporti con la stampa.

“Leggo la mia Bibbia tutte le mattine. E non intendo il Vecchio o il Nuovo Testamento, ma il quotidiano  sportivo «L’Equipe», la pubblicazione più completa in lingua francese nel mio settore di competenza” ha detto Rogge a una cerimonia di gala.

“Inizio sempre leggendo dall’ultima pagina perché li è dove posso trovare gli sport meno degni di attenzione da parte della stampa più letta. Nonostante venga affermato da più parti che il futuro sia digitale adoro ancora la mia copia cartacea di giornale” ha detto il Presidente del CIO.

Il dott Rogge ha affermato di essere affascinato dalle immagini del 1960 dell’atleta australiano Herb Elliot, specialista del 1.500 metri: “Guardare lui mi ha fatto desiderare di competere anch’io alle Olimpiadi”.

A Bruxelles nell’incontro con i giornalisti il presidente del CIO ha dichiarato: “Mi son sempre preso cura di tutti i vostri bisogni, ed in cambio mi avete sempre dato un giusto riserbo, per il quale vi vorrei ringraziare”.

Non ci sono dubbi che Jacques Rogge è sempre stato onesto, cortese e aperto quando si è trattato di comunicare con la stampa e noi lo ringraziamo per questo.

 

di Consolata Chiantelassa (AG.RF  30.06.2013)

 

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