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ELEZIONI 2018: LA “PATATA BOLLENTE” E’ ORA NELLE MANI DEL PRESIDENTE MATTARELLA

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AG.RF.(redazione).07.03.2018

“riverflash” – Chi vorrebbe essere al posto di Mattarella in questo momento? Probabilmente nessuno perché, ultimato lo spoglio delle ultime schede relative alle votazioni politiche 2018, numeri alla mano, è ora difficilissimo dare un governo all’Italia. E ora cosa succederà? Tutti gli italiani si stanno ponendo questa domanda e toccherà ora al Presidente della Repubblica, sciogliere i nodi della difficile situazione che si è venuta a creare. Occorre affidare l’incarico di formare il nuovo governo, i numeri non ci sono e Mattarella deve iniziare le consultazioni: chi convocherà per primo Di Maio, leader dei 5Stelle che ha ottenuto più voti di tutti o Salvini, leader del primo partito nella coalizione di centro destra? L’unico dato certo emerso dalle recenti elezioni politiche 2018, è che manca una maggioranza: centro destra e 5 stelle da soli non hanno i numeri: e allora che faranno? Si uniranno per ottenerla? Il numero da raggiungere è 316: e non sarà sicuramente  l’alleanza Pd-Forza Italia: 104 i seggi del Pd, 103 quelli di Forza Italia. La somma fa 207, lontanissima dal quorum. Altrettanto lontana l’appaiamento tra il primo partito M5S e Leu (239). Rimanendo in questa area, un’alleanza tra 5 Stelle, Pd e Leu sarebbe possibile: i numeri (342) ci sono ma politicamente, viste le distanze davvero troppo grandi emerse in questa campagna elettorale, sembra da escludersi. Se il M5S dovesse invece guardare dall’altra parte, al centrodestra, una maggioranza con Lega e Fratelli d’Italia si potrebbe formare. E questa situazione si ripropone anche in Senato, anche se con numeri diversi. La situazione è complicata e il presidente Mattarella deciderà dopo aver ascoltato tutti. Cosa devono aspettarsi ora gli Italiani? La speranza è quella di poter ottenere un governo stabile, che dia garanzie ed equilibrio a questo disastrato Paese. Ma ci sarebbe anche la possibilità di un’unità nazionale con l’obiettivo di “sistemare” la legge elettorale per tornare poi al voto, ma la sensazione, visti i numeri attuali, è che questa possibilità non sia proprio quella che gli Italiani vogliono. E da oggi quindi la “patata bollente” passa nelle mani del Presidente.

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