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La mucca morta nel Tevere non è competenza della Raggi, ma di Zingaretti

mucca-morta-nel-tevereAG.RF 06.02.2018

(riverflash) – La macchina del fango filo-renziana è potente: i principali quotidiani, i Tg Rai e anche Sky News. Potente ma non funziona, sia perché si muove male sia perché sfacciatamente di parte e quindi poco credibili. Il referendum costituzionale ne è stato la prova, anche se alla Rai avevano cambiato i direttori dei Tg per dare notizie incisive. Il nemico di molti giornalisti è il M5S, perché vuole annullare il finanziamento pubblico ai giornali e vuole snellire le redazioni Rai. I giornalisti lottano per mantenere lo stipendio e sparano fango sul nemico, i 5 Stelle. Mantenere giornali e giornalisti costa, per cui serve mettere le mani nelle tasche della gente con tante tasse.

A dicembre, poco prima che il maialino Bebè dei Casamonica venisse rilanciato urbi et orbi da Giorgia Meloni (che pur di arraffare qualche voto non ha avuto remore a dileggiare Roma in mondovisione), un altro scandalo sembra abbattersi sulla capitale italiana.
Protagonista dello scoop è Repubblica che con un pezzo firmato (e filmato) da Alessandra Paolini racconta del degrado sulle rive del Tevere con tanto di carcassa di mucca in putrefazione lungo la riva.
«Immaginate una giornata di sole sul Tevere, come quella di domenica 4 febbraio, coi cormorani appollaiati sui lecci, gli aironi che spiccano il volo, il solo rumore dei remi che entrano in acqua. Magia. E poi d’un tratto… ” Attenzione alla mucca! ” che sta lì fluttuante e zampe all’aria. Gonfia di morte e di gas. Può capitare anche questo a chi esce in barca sul fiume dove Romolo e Remo trovarono la salvezza 2770 anni fa. E che oggi è l’emblema di una città divisa tra la grande bellezza e la grande bruttezza» scrive Repubblica.
le immagini del povero bovino a gambe all’aria cominciano a girare in rete. La grancassa della (dis)informazione si mette al lavoro salvo fermarsi all’improvviso dopo poche ore.
Qualcuno si è nel frattempo accorto, infatti, che sotto accusa non c’è la solita giunta Raggi (causa di tutti i mali passati, presenti e futuri della Città eterna…), bensì l’amministrazione regionale del PD Zingaretti la quale ha la competenza istituzionale sul corso del fiume unitamente all’Autorità di bacino come per l’Aniene e gli altri fiumi regionali.
E così, in silenzio, la povera mucca (ché mai si saprà da dove veniva e come era finita lì) è stata dimenticata per non creare imbarazzi alla giunta di via della Pisana; quello che doveva essere un caso mediatico buono per infangare ancora una volta Roma è stato archiviato. Un “incidente di percorso” nella comunicazione anti M5S. Che però non nasconde le responsabilità di chi aveva il dovere istituzionale di governare le rive e gli argini del terzo fiume nazionale e dei suoi affluenti regionali.
D’altronde il rapporto tra Zingaretti e l’acqua non è mai stato ottimale: come ben dimostra la pessima gestione del lago di Bracciano e la conseguente crisi idrica della città…

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