AG.RF 14.01.2018
(riverflash) – Un terremoto violento, di magnitudo 7.1 della scala Richter, ha colpito questa mattina il Perù. Epicentro sulla costa sud-ovest, a 42 chilometri dalla cittadina di Acari. Il bilancio provvisorio è di 2 morti e 65 feriti.
Yamila Osorio, governatrice della regione di Arequipa, ha rivelato l’identità della prima vittima e la causa della morte. Si chiamava Justo Palomino Yucra, aveva 55 anni e ha perso la vita schiacciato da calcinacci nel distretto di Yauca. Dell’altra vittima del terremoto ancora non si conosce l’identità. La governatrice ha aggiunto che i feriti sono 65 e ci sono molti edifici danneggiati nel dipartimento di Ica.
Le autorità locali hanno escluso l’allerta tsunami, anche se l’acqua del mare è salita di 80 centimetri sulla costa peruviana e di 30 centimetri sulla costa cilena. Per fortuna non ci sono dispersi nella miniera La Estrella, ma la città di Nazca è al buio, senza elettricità. Smentita, quindi la voce su 17 minatori dispersi.
I terremoti sono frequenti in Perù che si trova nel Cinturon de fuego. Una zona sismica particolarmente attiva. Solo 5 giorni fa un sisma di magnitudo 7.2 è stato registrato al largo dell’Honduras, in direzione delle Isole Cayman. Il terremoto è avvenuto in mare lungo il margine della placca, che è uno dei punti più sismici. Il movimento trascorrente della faglia, in cui un blocco della crosta terrestre è scivolato a sinistra rispetto all’altro, ha generato una magnitudo importante, superiore a 7: di eventi simili se ne registrano una quindicina all’anno in tutto il mondo. Essendo avvenuto in mare, tuttavia, non ci sono stati danni a persone ed edifici. Il terremoto dei Caraibi ha sprigionato un’energia quasi 30 volte superiore rispetto a quella del terremoto avvenuto a Norcia il 30 ottobre 2016.
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