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SUI CAMPI COLTIVATI EUROPEI È LECITO IL GLIFOSATO PER IL PROSSIMI 5 ANNI

glifosato-sparso-in-pratiAG.RF 28.11.2017

(riverflash) – L’Europa allunga per altri 5 anni l’uso del glifosato, erbicida cancerogeno prodotto dalla Monsanto, azienda ora di proprietà della tedesca Bayer. Nel marzo 2015, l’organismo internazionale IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato la sostanza e i fitofarmaci che la contengono come “probabile cancerogena per l’uomo” inserendola nella categoria 2A. Studi in laboratorio hanno dimostrato che il glifosato induce nelle cellule danni a livello genetico e stress ossidativo. Escludendo un lieve incremento di linfomi non Hodgkin tra gli agricoltori esposti, le prove di carcinogenicità sull’uomo e sugli animali sono limitate. Limitate non significa inesistenti, cioè su 10 persone che assumono glifosato forse una si ammala di cancro. Nel 2012 la rivista Food and Chemical Toxicology pubblicò uno studio di Gilles-Éric Séralini e collaboratori che evidenziava grave patogenicità e cancerogenicità nei ratti, ma la ricerca, in seguito, fu ritirata dopo le critiche ricevute dalla comunità scientifica. Nel marzo del 2017 un nuovo studio della ECHA (l’agenzia per le sostanze chimiche dell’UE) ha concluso che il glifosato non può essere considerato cancerogeno né genotossico.

Francia e Italia si sono schierate per il divieto sull’utilizzo del glifosato in Europa, ma hanno perso. Vincente, invece, la presa di posizione della Germania, alleata di Paesi dell’Est come Polonia e Romania. I polacchi sono i contadini sottopagati che coltivano i campi dei tedeschi. Sottopagati perché percepiscono la metà dei contadini tedeschi pur essendo entrambi cittadini europei.

Su twitter il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato di aver chiesto al suo governo di “assumere le disposizioni necessarie affinché l’uso venga vietato in Francia non appena verranno trovate delle alternative, al più tardi tra tre anni”.

In un rapporto ISPRA relativo agli anni 2011 e 2012 ed elaborato sulla base di dati provenienti dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e delle corrispondenti agenzie provinciali (APPA), il glifosato viene definito come uno degli erbicidi più utilizzati nell’agricoltura italiana. Secondo dati parziali dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto (ARPAV), ad esempio, si sa che nel 2007, nella sola provincia di Treviso sono stati impiegati 55.000 chilogrammi di Glifosato e 8.000 chilogrammi di Ammonio-Glufosinato.

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