CONDANNATO A 9 ANNI ROBINHO, NEL 2013 STUPRÒ UNA RAGAZZA A MILANO

AG.RF 24.11.2017 (ore 10:04)

(riverflash) – Robinho, attaccante brasiliano, fu tra gli artifici dell’ultimo scudetto vinto dal Milan nella stagione 2010/11. Adesso i giudici del Tribunale di Milano lo hanno condannato in primo grado a 9 anni di carcere per aver brutalmente sottomesso e poi stuprato una ragazza di origine albanese che allora aveva 23 anni. La violenza risale al 22 gennaio 2013, quando la giovane albanese festeggiava il suo compleanno al «Sio Café», locale milanese. Non era sola, con lei c’erano alcune amiche, c’era Robinho con la moglie e con lui c’erano giovani uomini brasiliani, almeno cinque. La moglie di Robinho chiede di tornare a casa e il marito l’accompagna, ma non si ferma. Torna al «Sio Café». Secondo la ricostruzione del pm Stefano Ammendola, i brasiliani hanno fatto ubriacare, con metodi fraudolenti, la ragazza, che era rimasta sola perché le amiche avevano lasciato il locale. Tornato Robinho, la ragazza albanese è stata portata nel guardaroba del «Sio Café», dove è stata violentata contemporaneamente dal calciatore e dal suo amico Ricardo Falco. La vittima è stata, quindi, data in pasto a 4 amici di Robinho che, dopo aver assistito allo stupro, hanno abusato a loro volta della giovane albanese. La difesa del calciatore ha sostenuto che la ragazza era consenziente, visto che non c’erano prove a sostenere il contrario. Intercettazioni telefoniche hanno provato che Falco e Robinho avevano architettato la violenza. Robson de Sousa Santos, vero nome del calciatore, ha lasciato l’Italia nel 2014, dopo essersi sottoposto a interrogatorio nella Procura di Milano.

Attualmente Robinho gioca nell’Atletico Mineiro di Belo Horizonte. Ha vestito per 100 volte la maglia della Seleçao brasiliana segnando 28 gol. Fu notato da Pelé, quando aveva 12 anni, che lo introdusse nel settore giovanile del Santos. Nel 2005 è ingaggiato dal Real Madrid per trasferirsi nel 2008 al Manchester City. Arriva al Milan nell’estate 2010 con la mediazione di Mino Raiola. In Brasile fu arrestato nel 2009 per violenza sessuale, ottenne la libertà su cauzione e, dopo soli 3 mesi, venne completamente scagionato.