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L’ARTE ITALIANA IN CINA, IL MAESTRO MODICA CI RAPPRESENTA A FENGHUANG

phoenix-artdi Sabrina Sciabica (AG. RF. 22.09.2017)

(riverflash) – Fenghuang è una cittadina della Regione dello Hunan, nel sud-est della Cina. Essa si caratterizza per le bellezze naturali in cui si è sviluppata, tra le lussureggianti montagne e le anse del fiume Tuo Jiang. Il suo stesso nome –  Fenghuang vuol dire fenice –  deriva probabilmente dalla forma suggestiva della montagna, simile alle ali del mitico uccello.

Phoenix Ancien City è il nome occidentale che è stato attribuito a Fenghuang, insieme all’appellativo della “più delicata città cinese”, sempre dal punto di vista del turismo occidentale.

Basta cercare qualche immagine su internet, per rendersi conto dello stile decisamente unico, del paesaggio pittoresco e misterioso, del fascino di questo luogo incantato che ha preservato le sue origini, risalenti alle Dinastie Ming e Qing (1644-1911), di cui templi, pagode e torri sono le testimonianze architettoniche, inestimabili tesori perfettamente conservati.

In questa splendida atmosfera, dal 22 settembre al 29 ottobre, si terrà la Phoenix Art Exhibition, un’esposizione internazionale che, con il patrocinio dell’Accademia Nazionale Cinese di Pittura di Pechino, ha coinvolto Cina, Italia, Spagna, Francia, Lussemburgo e Svizzera, per un totale di 18 artisti.

Obiettivo principale del percorso espositivo è, come da sottotitolo, The collision between ancient town and Contemporary Art, quello di creare una corrispondenza tra tradizione e innovazione, tra la città antica e l’arte contemporanea, focalizzando l’attenzione sulla pittura internazionale.

A testimonianza del continuo scambio culturale e dell’ammirazione delle scuole cinesi verso la tradizione artistica italiana, sono esposte, tra le altre, 6 opere del maestro siciliano Giuseppe Modica.

L’artista, particolarmente apprezzato per i suoi paesaggi, malinconici e selvaggi, è stato selezionato dal curatore Zhang Xiaoling, dell’Accademia di Nazionale Cinese di Pittura di Pechino, per le seguenti motivazioni:

“La capacità di donare alle tele un tocco di poesia, come se volesse mostrare il lato nascosto di ciò che si guarda, la dolcezza del lontano. Le abilità paesaggistiche del maestro sono superbe. Il tempo, la luce e la memoria sono i temi privilegiati dei dipinti di Modica, che tuttavia li separa dai loro contesti originali e li traspone in immagini che possiedono il suo unico e personalissimo linguaggio, coniugando, in tal modo, tradizione ed innovazione.

Le sue opere possiedono una forza spirituale, hanno un impatto visivo altamente energetico, sia nei paesaggi urbani, sia negli oggetti geometrici

rappresentati.

artUna profonda vitalità sprigiona da queste tele e si trasmette ben al di là dei limiti dell’occhio umano.”

Giuseppe Modica, docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, si è formato presso la famosa Accademia di Belle Arti di Firenze. Oggi affianca all’insegnamento un continuo e scrupoloso “lavoro di pennello”, nel suo studio romano, grazie al quale ha assunto un importante ruolo nel panorama dell’arte contemporanea italiana.

Ha esposto in location quali il Complesso del Vittoriano a Roma, il Palazzo dei Diamanti a Ferrara, la galleria parigina Sifrein, per la prima volta in Cina nella città di Chong Qing e all’Istituto di Cultura Italiano a Sydney.

Le sue opere, inoltre, si trovano nella collezione permanente del Ministero degli Affari Esteri – la prestigiosa Collezione d’Arte Contemporanea della Farnesina –  come biglietto da visita per la cultura italiana.

 

 

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