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SLOANE STEPHENS TRIONFA AGLI US OPEN

2017-us-open-tennis-championships-day-13

di Valter Chiappa
(AG.R.F. 10/09/2017)

(riverflash) È Sloane Stephens la regina degli US Open. Nella notte italiana ha schiantato con un secco 6-3 6-0 la connazionale Madison Keys.

Una finale inattesa fra due outsider, che pur avevano dimostrato nei più recenti tornei sul veloce di essere in gran forma; ma inatteso (e deludente) è stato anche lo score, che ha negato l’atteso pathos all’atto finale di un torneo, che agli appassionati aveva già sottratto la presenza dei grandi nomi. Due teste di serie fra le semfinaliste: la Williams (n° 9) e la Keys (n° 15).

È difatti questo il principale verdetto uscito da questi US Open 2017: giunto all’epilogo il regno delle sorelle Williams, non è ancora iniziata una nuova era. Pliskova, che ha perso il numero 1 del ranking, conferma ai suoi detrattori il sospetto che si sia trovata lì per caso. Muguruza, dopo il successo di Wimbledon, non ha mostrato la tenuta necessaria e si è fermata agli ottavi, battuta da Kvitova, che deve però faticare ancora per risalire dal precipizio del suo drammatico incidente. Come Garbine, Svitolina: da rivedere. Halep resta l’eterna incompiuta: nel torneo in cui doveva aggredire la vetta della classifica mondiale, è sconfitta al primo turno da Sharapova; ma anche la tigre siberiana, dopo la vicenda doping, non sembra essere capace di tornare ai livelli di un tempo. Venus, difesasi bene, paga il prezzo degli anni.

E allora, via tutte le regine, spazio alle seconde linee. E fra queste sono le americane ad alzare la voce. 4 su 4 tenniste a stelle e strisce in semifinale: assieme a zia Venus, le finaliste di stanotte e la tenace Vandeweghe. Il futuro chiede di parlare yankee: questa la seconda notizia proveniente da New York.

Sloane Stephens viene da gravi infortuni e da una carriera altalenante, una promessa ancora tutta da mantenere. Ha grande potenza fisica, un gioco fluido e vario e ha mostrato grinta da vendere. E ha ancora 24 anni. Il tabellone di questo anomalo US Open le ha concesso un trampolino di lancio: vedremo se saprà volare.

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